Venerdì, all’Aran, è stata firmata la pre-intesa contrattuale tra Aran e sindacati (Flc Cgil, Cisl e Uil).
Sono coinvolti dal rinnovo 1.191.694 di dipendenti, oltre un milione nella sola scuola, 53.000 nelle Università (esclusi le e i docenti universitari), 24.000 negli Enti di ricerca e 9.500 nell’AFAM. Il nuovo contratto si riferisce agli anni 2016, 2017 e 2018. A tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori sarà riconosciuto l’aumento stipendiale previsto dall’intesa del 30 novembre 2016 tra Governo e Organizzazioni sindacali, anche grazie alla previsione di un apposito intervento perequativo, che interessa soprattutto le qualifiche iniziali.
A tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori sarà riconosciuto l’aumento stipendiale previsto dall’intesa del 30 novembre 2016 tra Governo e Organizzazioni sindacali, anche grazie alla previsione di un apposito intervento perequativo, che interessa soprattutto le qualifiche iniziali. Salvaguardato, per le fasce retributive più basse, il bonus di 80 euro.
Come segnala Anief, si tratta, tuttavia, di somme lorde che necessitano di essere decurtate. Qualora si tratti di lordo dipendente, applicando una tassazione media del 35%, la somma che effettivamente il personale della scuola si ritroverà in più in busta paga tra un mese sarà tra i 55 e i 71 euro. Qualora, invece, quelle somme indicate si riferiscano al netto del lordo Stato, quindi da dividere per 1,3838, dunque soggette anche ad altre ritenute fiscali e previdenziali, il discorso cambia, segnala ancora il sindacato. Perché, applicando il coefficiente dell’1,3838, si scenderebbe subito a meno di 62 euro e poi, tassando la quota sempre del 35% medio, la cifra finale netta si fermerebbe a 40 euro. Con differenze in base a categorie e fascia di collocazione stipendiale.
L’aumento massimo effettivo dovrebbe essere di appena 52 euro netti e riguarda i docenti della scuola superiore a fine carriera. Sempre rimanendo nella categoria dei docenti, si scende man mano, fino ad arrivare ad un incremento medio netto di appena 41 euro riguardante i maestri della scuola dell’infanzia neo assunti. Tra il personale Ata le somme sono ancora più modeste: si va dai 50 euro netti di un Direttore dei servizi generali ed amministrativi a fine carriera, quindi con oltre 35 anni di anzianità, fino ai 37 euro del collaboratore scolastico con una anzianità di servizio inferiore agli otto anni.
CATEGORIA | FASCIA | AUMENTO AUMENTOLORDO STATO NETTO | |
Scuola dell’infanzia e primaria | 0-8 | 85,50 euro 41 euro | |
9-14 | 86,50 euro | ||
15-20 | 88,80 euro | ||
21-27 | 89,80 euro | ||
28-34 | 93,70 euro | ||
+35 | 97,70 euro 46 euro | ||
Scuola secondaria di I grado | 0-8 | 85,50 euro 41 euro | |
9-14 | 87,50 euro | ||
15-20 | 89,80 euro | ||
21-27 | 92,80 euro | ||
28-34 | 101,70 euro | ||
+35 | 106,70 euro 50 euro | ||
Scuola secondaria di II grado (ITP) | 0-8 | 85,50 euro 41 euro | |
9-14 | 86,50 euro | ||
15-20 | 89,80 euro | ||
21-27 | 91,80 euro | ||
28-34 | 95,70 euro | ||
+35 | 99,70 euro 47 euro | ||
Scuola secondaria II grado (laureati) | 0-8 | 85,50 euro 41 euro | |
9-14 | 88,50 euro | ||
15-20 | 91,80 euro | ||
21-27 | 97,80 euro | ||
28-34 | 106,70 euro | ||
+35 | 110,70 euro 52 euro |
AUMENTI STIPENDIALI PERSONALE ATA
CATEGORIA | FASCIA | AUMENTOLORDO STATO | AUMENTO NETTO |
Collaboratore scolastico | 0-8 | 80,40 euro | 37 euro |
9-14 | 82,40 euro | ||
15-20 | 83,40 euro | ||
21-27 | 85,40 euro | ||
28-34 | 86,40 euro | ||
+35 | 88,40 euro | 42 euro | |
Collaboratore scolastico dei servizi/addetto aziende agrarie | 0-8 | 81,20 euro | 38 euro |
9-14 | 82,20 euro | ||
15-20 | 84,20 euro | ||
21-27 | 85,20 euro | ||
28-34 | 87,20 euro | ||
+35 | 89,20 euro | 42 euro | |
Assistente tecnico, amministrativo, infermiere, guardarobiere | 0-8 | 81,20 | 38 euro |
9-14 | 82,20 euro | ||
15-20 | 84,20 euro | ||
21-27 | 85,20 euro | ||
28-34 | 87,20 euro | ||
+35 | 89,20 euro | 42 euro | |
D.S.G.A. | 0-8 | 81,50 euro | 38 euro |
9-14 | 83,50 euro | ||
15-20 | 86,50 euro | ||
21-27 | 90,50 euro | ||
28-34 | 98,50 euro | ||
+35 | 105,50 euro | 50 euro |
Come già segnalato da La Tecnica della Scuola, con un articolo a firma di Reginaldo Palermo, il contratto copre il triennio 2016/2018: quindi per il periodo 1° gennaio 2016-28 febbraio 2018 tutto il personale in servizio percepirà una somma pari agli aumenti previsti per il 2016, per il 2017 e per i primi 2 mesi del 2018.
Il calcolo degli arretrati si presenta tutto sommato abbastanza semplice: si moltiplica per l’aumento previsto per il 2016 per 13 (12 mensilità + tredicesima) e quello del 2017 per 15 (12 mesi del 2017 + tredicesima + gennaio e febbraio 2018). Quindi si sommano i due arretrati e si ottiene il totale dell’arretrato.
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