Tra i nodi da affrontare nel rinnovo del contratto della scuola c’è senza ombra di dubbio la questione controversa della formazione obbligatoria dei docenti.
La formazione obbligatoria, permanente e strutturale dei docenti, definita dal comma 124 della legge 107/2015, non ha vincoli di ore annuali né tanto meno nel triennio e fa parte degli adempimenti connessi alla funzione docente.
Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche, in coerenza con il piano triennale dell’offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria.
Nel rinnovo del contratto scuola verrà quindi proposto, dagli stessi sindacati, di modificare profondamente l’orario di servizio dei docenti riguardante le attività funzionali all’insegnamento, in modo che possano emergere le effettive ore di lavoro dei docenti riferite agli adempimenti individuali e collegiali.
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Dentro il perimetro dell’orario di servizio riferito alle attività funzionali all’insegnamento ci sarà anche lo spazio per definire quante ore annuali o triennali dovranno essere svolte per ogni singolo docente.
Appare chiaro che il nuovo contratto della scuola si dovrà occupare di regolamentare, in base a quanto previsto dalla legge 107/2015, la questione della formazione obbligatoria dei docenti, che dovrà essere gratuita e svolta durante le ore di servizio.
Per cui, se il contratto sarà effettivamente stipilato con questi crismi, non sarà più possibile per le scuole organizzare corsi di formazione obbligatori a pagamento, come purtroppo qualche scuola ha realizzato negli ultimi due anni scolastici sfruttando anche la carta del docente. E non sarà possibile obbligare i docenti a formarsi al di fuori del loro orario di servizio previsto dal contratto.
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