Nulla di fatto, o quasi, anche dopo l’incontro fra Aran e sindacati svoltosi nella mattina dell’11 maggio.
La discussione ha riguardato in questo caso solamente l’aspetto economico in quanto si tratta di distribuire ancora 220 milioni derivanti dal fondo per la valorizzazione della professionalità docente e qualche altra decina di milioni di euro che erano stati accantonati a novembre al momento della firma della parte economica del CCNL.
Nel concreto si tratta di cifre modeste, anzi modestissime; nella migliore delle ipotesi nelle tasche del personale potrebbero arrivare 15 euro in più al mese.
Restano del tutto irrisolti i nodi pendenti da tempo: i sindacati chiedono che con il contratto nazionale si rivedano anche le regole delle relazioni sindacali, con la restituzione al tavolo contrattuale di materie che, al momento, rimangono “riserva di legge” almeno in parte (per esempio la mobilità, l’aggiornamento e la formazione e le sanzioni disciplinari).
Un prossimo incontro è già previsto per la prossima settimana, ma sarà dedicato a definire le modalità e i criteri di distribuzione delle risorse ancora disponibili: l’Aran si è infatti impegnata a predisporre quanto prima le tabelle aggiornate riferite ai diversi profili professionali.
La trattativa, in ogni caso, procede in salita perché Uil Scuola Rua conferma la posizione già espressa nei giorni scorsi: “Al momento non esistono le condizioni per sottoscrivere l’intesa”.
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