Categorie: Generico

Contratto-scuola: molti nodi da sciogliere

Anche se i sindacati stanno già affilando le armi, l’avvio della trattativa per il rinnovo del contratto scuola non è affatto scontato.
I problemi da risolvere sono infatti ancora parecchi.
Intanto non sono ancora stati definiti i nuovi comparti di contrattazione, come previsto dal decreto legislativo 150 (il cosiddetto “decreto Brunetta”), anche se in molti danno per scontato che scuola, Afam, ricerca e Università dovrebbero far parte di un unico comparto (qualche perplessità desta però la presenza del personale Ata che alcuni vorrebbero scorporare e far confluire nel più generico comparto ministeriale).
Superato questo scoglio preliminare bisognerà poi attendere che il Governo sciolga il nodo delle modalità di applicazione di una parte del decreto 150 al personale docente della scuola: le disposizioni contenute nei titoli II e III del decreto e in particolare quelle relative al riconoscimento del merito e alla distribuzione dei compensi accessori non sono immediatamente applicabili al personale docente; lo stabilisce il 4° comma dell’articolo 74 che demanda ad un decreto della Presidenza del Consiglio il compito di definire le modalità applicative delle nuove norme contrattuali.
Per il personale Ata, al contrario, le disposizioni sono proprio quelle previste dal decreto: al 25% del personale (quelli collocati nella fascia di merito alta) dovrà essere attribuito il 50% del monte retributivo accessorio complessivo, al 50% del personale (la fascia intermedia) verrà attribuito il restante 50%, al 25% (la fascia di merito bassa) non verrà riconosciuto alcun compenso.
C’è poi una ulteriore difficoltà: attualmente l’Aran funziona solamente per l’ordinaria amministrazione in quanto la sua composizione è stata modificata proprio dal decreto Brunetta e, in attesa delle nuove nomine, le funzioni vengono svolte da un Commissario straordinario al quale non possono ancora essere affidate nuove contrattazioni.
Risolte tutte queste questioni (e come si può facilmente immaginare ci vorrà un bel po’ di tempo) si potrà finalmente partire con la contrattazione: nel mezzo, ovviamente, sarà indispensabile che il Governo emani l’atto di indirizzo indicando anche le risorse disponibili che già si preannunciato molto modeste e comunque ben al di sotto delle richieste sindacali.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Corsi sostegno Indire: c’è chi dice no. Un piccolo “sciopero al contrario” come quello di Danilo Dolci [INTERVISTA]

Nei giorni scorsi, il CIIS (Coordinamento insegnanti di sostegno) aveva lanciato un appello provocatorio rivolto…

18/07/2024

Gavosto: l’istruzione come ascensore sociale proprio non funziona

Si è rotto l’ascensore sociale. Quello che per decenni ha consentito a tanti giovani di…

18/07/2024

Recupero anno 2013: la giustizia dà ragione ai ricorrenti, ma i soldi non ci sono

Dopo la decisione della Corte di Cassazione dello scorso mese di giugno e quella di…

18/07/2024

Progressione all’area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, domande dei facenti funzione dal 19 al 29 luglio: il bando su INPA il 19 luglio

Domani, 19 luglio, è prevista la pubblicazione sul portale INPA del bando di concorso relativo alla…

18/07/2024

Caselle di posta elettronica, procedure di allineamento all’anagrafe delle sedi principali dal 1° settembre 2024

La Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica comunica che, come negli…

18/07/2024

Una coppia italo-americana decide di ripulire i muri deturpati di una scuola. La ds: “generosità e senso civico”

Un atto di generosità ha ridato lustro a una scuola di Barolo, a Torino. Un…

18/07/2024