Politica scolastica

Contratto scuola: nessun arretrato e aumenti scarsi [VIDEO]

Nella giornata di mercoledì 20 i sindacati hanno riunito i direttivi unitari per decidere come uscire da una situazione che appare ogni giorno più complicata.

I 5 sindacati del comparto parlano di scarsi investimenti nella scuola che “determinano una non più tollerabile perdita di prestigio professionale per chi lavora in settori che sono invece di importanza strategica per il Paese”.

Solo due settimane fa pareva che i sindacati del comparto scuola fossero pronti a scendere in piazza e manifestare per avere risorse adeguate per aumenti stipendiali dignitosi.
Tanto che ci si aspettava da un momento all’atro la proclamazione di uno sciopero di tutta la scuola.

Ma forse i sindacati si rendono conto che, in questa fase, ci sono tante, troppo criticità e probabilmente l’opinione pubblica mal sopporterebbe una protesta dei dipendenti del Ministero dell’Istruzione mentre a Taranto (e non solo) si stanno consumando drammi di dimensioni maggiori.

Resta il fatto che ad oggi le risorse stanziate nella legge di bilancio per il contratto scuola sono davvero modeste.

Innanzitutto le risorse stanziate per gli anni 2019 e 2020 serviranno quasi esclusivamente per garantire la continuità del cosiddetto elemento perequativo al personale con gli stipendi più bassi (tutti i collaboratori scolastici, tutti gli assistenti amministrativi, una buona parte dei docenti di infanzia e primaria e una percentuale non disprezzabile di professori della secondaria).

Ciò significa che con il prossimo contratto non ci saranno arretrati relativi a queste due annualità.

Questa è una nostra simulazione riepilogativa su come potrebbero cambiare gli stipendi dei docenti

In altro articolo è disponibile una analisi più completa

Docenti Contratto
in vigore
Ipotesi Aumento minimo Ipotesi Aumento massimo
Primaria
oltre 35 anni
29.276 732 878
Secondaria
I grado
15-20 anni
26.511 663 795
Secondaria
II grado
0-8 anni
21.693 542 651
Secondaria
II grado
21-27 anni
30.415 760 912

 

Le cifre sono al lordo e mettono in evidenza la modestia dei probabili aumenti.
Se li si riporta al netto mensile si parla di poche decine di euro, senza considerare che lo stanziamento previsto non consentirà neppure di erogare gli arretrati per il 2019.

Il fatto è che, a questo punto, non ci sono più i tempi per proclamare uno sciopero che possa in qualche modo “convincere” il Governo a cambiare un po’ la rotta sulle politiche scolastiche.

Redazione

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