L’incontro di oggi all’ARAN ha avuto per oggetto le relazioni sindacali. Base di discussione un testo che, rispetto a quello originariamente prodotto dall’ARAN, recepisce alcune delle osservazioni avanzate dalle OO.SS. restituendo alla contrattazione materie che in precedenza restavano escluse. Pur rappresentando un passo avanti rispetto alla prima stesura, il testo non è ancora soddisfacente, perché non vi si ritrovano tutte le materie che a nostro avviso andrebbero rimesse alla disciplina negoziale e restano alcuni vincoli indotti da disposizioni di legge sulla gestione del salario accessorio.
Per quanto riguarda il riassetto dei livelli delle relazioni sindacali, si può considerare positiva l’introduzione dell’istituto del confronto a seguito di informativa sindacale, con successivo verbale di sintesi fra le parti. Del tutto insufficienti invece le aperture rispetto alla richiesta di inserire nella contrattazione i criteri per l’organizzazione del lavoro, al momento limitate alla sola flessibilità oraria. Da parte sindacale si è ribadita la necessità di valorizzare la contrattazione e in particolare di “arricchire” quella a livello di istituto, fattore importante per incentivare l’autonomia~e mettere le scuole in condizione di funzionare al meglio.
L’impostazione complessiva della trattativa, anche se più vicina a quella da noi auspicata, non è ancora sufficiente a ridurre la distanza rispetto alle richieste avanzate dopo il primo incontro. In particolare non può essere accettata l’ipotesi di rimettere in discussione obiettivi già conseguiti attraverso accordi precedenti, come quello sulla mobilità. Il testo consegnato introduce infatti proprio su questo tema elementi di notevole criticità, con la proposta di una scansione triennale, a partire dal 2019/20, non solo della contrattazione integrativa sulla mobilità, ma anche delle operazioni di trasferimento del personale docente. Non dà inoltre risposta alla richiesta di riportare alla disciplina negoziale l’assegnazione del personale alle sedi e le operazioni di passaggio dei docenti da ambito a scuola.
Qualche segnale di apertura è giunto invece sulla richiesta di ricondurre alla contrattazione nazionale i criteri di distribuzione dei compensi per la valorizzazione professionale, ma si tratta di aperture ancora tutte da verificare nella loro effettiva rispondenza all’obiettivo di una contrattualizzazione di tutte le risorse disponibili per il personale. Altre questioni che non possono essere oggetto di mero confronto sono l’organizzazione di lavoro e l’alternanza scuola-lavoro. È comunque importante disporre finalmente di un testo che agevola un puntuale confronto di merito, sul quale il nostro impegno proseguirà nei prossimi giorni con la massima determinazione. Il negoziato riprenderà la settimana prossima affrontando fra l’altro il tema delle procedure disciplinari.
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