Il recente contratto scuola potrebbe essere la pietra tombale per l’ipotesi (o la speranza, a seconda dei punti di vista) di cancellazione della legge 107.
Il contratto, infatti, contiene diversi riferimenti alla legge 107.
Vediamoli.
L’articolo 26 del CCNL, per esempio, parla esplicitamente dell’organico dell’autonomia, mentre l’articolo 28 fa riferimento alla possibilità per il dirigente scolastico di assegnare incarichi di collaborazione ad un numero di docenti fino al 10% dell’organico complessivo.
L’articolo 39 bis sul fondo per il miglioramento dell’offerta formativa fa esplicito riferimento alle risorse stanziate dalla legge 107 per la “valorizzazione della professionalità docente”.
La domanda, un po’ banale (ma forse neanche troppo), è questa: nel caso in cui la legge 107 dovesse essere cancellata del tutto, come è stato annunciato durante la campagna elettorale e come auspicato da una parte non trascurabile del mondo della scuola, che ne sarà delle norme contrattuali che fanno riferimento alla legge stessa?
Verranno automaticamente cancellate anch’esse?
E’ molto probabile che il problema sia più teorico che pratico perchè alla resa dei conti, al di là degli annunci pre-elettorali appare davvero difficile che con la prossima legislatura il Parlamento riesca davvero ad abrogare la legge 107.
Ma sapere che il problema esiste può comunque essere utile.
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