Fra Flc-Cgil e Cisl Scuola siamo ormai alla guerra aperta: la vicenda del contratto integrativo sulla mobilità sta pesando non poco sui rapporti fra i due più importanti sindacati del comparto scuola che nelle ultime ore si sono di affrontati a distanza senza esclusione di colpi.
Ad accendere la miccia è arrivata nella mattinata di venerdì 11 una intervista a Francesco Sinopoli pubblicata sul Manifesto.
“Dopo lo sciopero del 10 dicembre – ha detto il segretario generale della Flc-Cgil – è accaduto un fatto senza precedenti nella storia sindacale della scuola: è stato firmato un accordo separato sulla mobilità con un sindacato che rappresenta una minoranza [il riferimento alla Cisl Scuola è del tutto evidente] mentre la maggioranza non è stata messa in grado di trattare. Questa azione apre le porte nella pubblica amministrazione a una vera e propria pirateria negoziale. Il vulnus dovrà essere sanato al tavolo negoziale o nelle aule dei tribunali”.
La replica della Cisl Scuola non si è fatta attendere, poche ore dopo è arrivato un comunicato durissimo a firma della segretaria generale Maddalena Gissi che parla di “inaudite offese”.
“Il segretario della Flc CGIL – sostiene Gissi – ci accusa di aver fatto ‘pirateria sindacale’ firmando il contratto sulla mobilità. Non so se si rende conto della gravità inaudita di un’offesa del genere, non all’altezza della persona che credevo di conoscere e dell’organizzazione che ha il privilegio di guidare”.
“Libero il segretario Flc di esprimersi in tono così dispregiativo su un contratto che non toglie nulla ai lavoratori della scuola, mentre permette a 100.000 persone di partecipare ai movimenti, opportunità che senza il contratto non avrebbero avuto” prosegue la segretaria della Cisl Scuola che subito aggiunge “Non può invece mentire così spudoratamente quando parla di impedimenti alla possibilità di partecipare alla trattativa. Non può spacciare per emarginazione la scelta di autoescludersi dal negoziato, come la Flc ha fatto decidendo di sua iniziativa di non presentarsi alle riunioni del tavolo contrattuale. Una diserzione che ha reso ancor più difficile e pesante la fatica di chi invece a quel tavolo ci è andato, costruendo passo dopo passo una soluzione da tutti ritenuta molto difficile se non impossibile. Questa la verità dei fatti, che non può essere scalfita da bugie e insolenze”.
Maddalena Gissi non perde infine l’occasione per ricordare a Sinopoli che, in casa Cgil, ai massimi livelli si sta lavorando per evitare un ulteriore affievolimento delle politiche unitarie: “Abbiamo ascoltato con grande interesse, ieri, l’accorato appello del leader CGIL Landini per una nuova stagione di unità, da sostenere dal basso, a partire dagli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori”. “Ed è proprio in nome di quegli interessi, ai quali è stata data assoluta priorità – conclude – che la CISL Scuola ha scelto di firmare un accordo rinnovando il contratto ed evitando così di lasciare campo libero ad atti unilaterali conformi ai vincoli imposti dalla legge e già operanti negli ultimi due anni”.
Una polemica così forte non potrà non pesare sull’andamento del contratto scuola che sta per prendere avvio presso la sede dell’Aran. Con il risultato che in tal modo le rivendicazioni sindacali potrebbero persino non essere tenute nella debita considerazione dalla parte pubblica.
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