I rapporti fra sindacati e Governo sembrano più distesi e, dopo gli ultimi comunicati piuttosto bellicosi in cui si parlava anche di mobilitazione (Uil Scuola aveva persino accennato ad un possibile sciopero), nella giornata di venerdì 22 la situazione ha preso una piega ben diversa: adesso i sindacati mostrano di apprezzare le misure contenute nella legge di bilancio e lasciano trasparire un certo ottimismo sul rinnovo del contratto scuola.
La ministra Fedeli, per parte sua, rivendica di essere riuscita a far inserire nella manovra di bilancio un bel numero di misure favore del sistema scolastico tra le quali i 150 milioni di euro per ampliare l’organico di diritto, 60 milioni (10 per il 2018, 20 per il 2019 e 30 a partire dal 2020) per aumentare la dotazione del MOF, 96 milioni di euro per l’adeguamento degli stipendi dei dirigenti scolastici, ripristino della possibilità di nominare supplenti per coprire le assenze brevi del personale Ata.
Ministra e sindacati, a questo punto, concordano sul fatto che la trattativa per il contratto del comparto potrà prendere avvio quanto prima. In proposito è già stato concordato che il primo incontro si terrà il prossimo 4 gennaio.
Tutto risolto, quindi?
Certamente no, perché i sindacati hanno già messo in chiaro che ci sono tre questioni del tutto imprescindibili:
Il confronto su questo punto si preannuncia dunque molto complicato e per nulla scontato.
Senza dimenticare che il tempo stringe: a partire dal 4 gennaio ci saranno infatti solamente due mesi di tempo per chiudere la partita contrattuale.
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