Sulle polemiche che si stanno sviluppando in rete sul rinnovo del contratto scuola, intervengono anche alcuni dirigenti sindacali che, in sostanza, cercano di buttare acqua sul fuoco sostenendo che, al momento attuale, la contrattazione è in pieno svolgimento e nulla è ancora stato deciso.
Il più esplicito è il segretario nazionale di Uil-Scuola Pino Turi di cui l’Ansa riporta una dichiarazione delle ultime ore: “Rispediamo al mittente l’ipotesi che si possano chiedere prestazioni aggiuntive non concordandole. Nella bozza dell’Aran, che sta girando sui social, c’è un articolo in cui vengono precisate tutte le funzioni che fanno capo ai docenti, incluse quelle riferite al cosiddetto organico del potenziamento, ma questo non vuol dire che debbano tradursi in un aumento dell’orario di lavoro, men che meno imponendolo. In ogni caso nel confronto all’Aran siamo alle prime schermaglie, la questione dell’orario non è stata affrontata e il prossimo incontro dovrebbe esserci la prossima settimana”.
Maddalena Gissi, segretario generale della Cisl scuola, commenta così: “Intanto la trattativa per il rinnovo del contratto è in corso. Al momento la discussione è ferma sulle relazioni sindacali. Poi, c’è una interlocuzione in corso, anche con la ministra Fedeli e il presidente dell’Aran, su dove e come mettere mano rispetto alla parte normativa. Nella bozza di cui si parla in queste ore comunque non c’è alcun riferimento a un orario aggiuntivo frontale didattico”.
Il fatto è che in assenza di documenti ufficiali pubblici è inevitabile che in rete ci si sbizzarrisca in ipotesi e previsioni che, a loro volta, possono dar vita a polemiche più o meno fondate.
Ma perché, allora, i sindacati non mettono a disposizione di tutto il personale della scuola il materiale che hanno finora ricevuto dall’Aran?
Forse questo servirebbe a ricondurre il dibattito a modalità più oggettive e, magari, potrebbe persino facilitare lo sviluppo della stessa trattativa perché i sindacati stessi avrebbero la possibilità di conoscere in tempo reale le reazioni del mondo della scuola.
Per intanto, sulla questione, va segnalata una iniziativa della Flc-Cgil che sta invitando docenti e Ata a non prestar fede alle notizie che danno per certa la firma di un contratto con caratteristiche peggiorative e irricevibili.
La Flc sottolinea anzi: “L’aumento salariale oggi possibile con i fondi stanziati in finanziaria è di 85 euro medi mensili; ma, per noi, è come un acconto giacché la perdita salariale è stata ben altra: per questo stiamo chiedendo stanziamenti aggiuntivi che diano la possibilità di avviare un percorso di recupero stipendiale e un avvicinamento agli stipendi del personale della scuola europea”
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