Nella mattinata del 23 marzo è ripresa presso la sede dell’Aran la trattativa per il rinnovo contrattuale della scuola.
Si è discusso soprattutto come ripartire sulle questioni ancora aperte dopo l’ufficializzazione del nuovo atto di indirizzo che mette a disposizione ulteriori risorse economiche.
Da quanto è emerso in mattinata, però, la chiusura di questo “pezzo” della trattativa potrebbe essere più complesso del previsto in quando non c’è al momento una posizione unitaria dei sindacati.
Il nodo è: come suddividere i 320 milioni dell’anno 2022 e i 227 stanziati per il 2023 (e per gli anni futuri)?
Secondo Cisl Scuola la somma dovrebbe servire per incrementare la RPD (retribuzione professione docente), mentre per altri sindacati dovrebbe essere destinata a tutto il personale.
Nel primo caso ai docenti potrebbe essere riconosciuto un aumento di circa 20 euro, nel secondo caso non si andrebbe molto al di là di 15.
La trattativa proseguirà con ulteriori incontri: il 27 solo per l’Università, il 28 e il 30 per tutti.
Per ora non si profila una chiusura in tempi rapidi.