La Gilda degli Insegnanti parla esplicitamente di “rottura” della trattativa contrattuale, più cauti invece i sindacati confederali che, a fine serata, non avevano ancora diramato nessun comunicato ufficiale.
Francesco Scrima, sentito da noi, sottolinea che l’incontro previsto per la mattinata dell’11 luglio è saltato a causa di un ritardo del Ministero della Pubblica Istruzione nel trasmettere all’Aran i dati relativi alle risorse aggiuntive disponibili per il rinnovo del contratto di poco meno di un milione di dipendenti della scuola.
E’ da più di un mese che le parti hanno calendarizzato una serie di incontri settimanali (tutti i mercoledì) con l’obiettivo di arrivare a fine luglio alla sottoscrizione di una prima pre-intesa.
Il Ministero dell’Economia ha già definito le risorse disponibili, che però diventeranno concretamente esigibili solo dopo l’approvazione della legge finanziaria 2008.
Il Ministero della Pubblica Istruzione, invece, deve fare pulizia nei vari capitoli di spesa che contengono ancora risorse contrattuali non spese (per esempio quello previste per i maggiori impegni connessi con l’avvio della Riforma, stanziati dall’ex Ministro Moratti).
Sta di fatto che l’incontro settimanale dell’ 11 luglio è durato una manciata di minuti, giusto il tempo impiegato dai dirigenti dell’Aran per far presente l’assenza di notizie provenienti da Viale Trastevere.
A quel punto i sindacati hanno immediatamente abbandonato la seduta anche perché già nel corso della riunione del 4 luglio era stata sollecitata per l’ennesima volta una chiara informazione sull’entità delle risorse.
Francesco Scrima (Cislscuola) fa notare che c’è la certezza che il Ministero della Pubblica Istruzione ha già terminato i conteggi e che nelle prossime ore l’Aran dovrebbe ricevere un documento ufficiale in tal senso.
Ma Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda, butta benzina sul fuoco: “È poco serio che dopo l’ennesimo accordo sottoscritto, il Governo risulti latitante. Si tratta di un atteggiamento offensivo verso gli insegnanti ed è chiaro che si stanno ponendo le premesse per un’apertura dell’anno scolastico tutt’altro che serena”.
In ogni caso il prossimo incontro si terrà il 18 luglio, si capirà a quel punto se il ritardo del Ministero sia un fatto puramente tecnico o se, al contrario, la trattativa debba considerarsi davvero interrotta.