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Contratto scuola: tutto ok sui nuovi ordinamenti ATA; forse in settimana si chiude

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Sono diversi gli indizi che fanno intuire che questa potrebbe essere la settimana decisiva per la firma definitiva del contratto nazionale scuola.
Intanto, come abbiamo già scritto, c’è il fatto che l’Aran ha convocato le parti per mercoledì e giovedì: saranno due sedute-fiume, come è ormai prassi quando si arriva alla chiusura del contratto.
Ma c’è anche un indizio indiretto: qualche giorno fa nel sito della Flc-Cgil è stato pubblicata una “scheda” sul problema dei nuovi ordinamenti Ata che è quello più controverso, anzi per la verità è il punto che finora ha impedito la firma del contratto perché non del tutto condiviso dalle diverse sigle.

CONTRATTO SCUOLA, FIRMA VICINA: COSA VORRESTI FOSSE APPROVATO?

In questa scheda Flc-Cgil risponde ad una serie di “quesiti” con l’evidente obiettivo di dimostrare che la trattativa ha risolto più che positivamente i nodi esistenti.

Per esempio, alla domanda “Con la nuova figura di Elevata Qualificazione (EQ) vengono meno alcuni diritti che erano propri della figura del DSGA?” la risposta è netta: “No. Ogni diritto in capo alla figura di EQ viene conservato esattamente come nella figura del DSGA”.

Ancora: “È vero che per la nuova figura viene abolita la titolarità di ruolo e di sede?”; risposta: “Non è assolutamente vero. Il ruolo è acquisito fin dal momento dell’assunzione a tempo indeterminato e non può essere cancellato da un contratto. Si assume titolarità di sede per tre anni, rinnovabile su richiesta e, per gli attuali DSGA, fino alla cessazione del rapporto di lavoro, a meno che non si chieda il trasferimento”.
E ci sono rassicurazione anche sugli aspetti economici; alla domanda “È vero che l’indennità di direzione rimarranno invariate?” il sindacato risponde: “No. Già ora per l’indennità di parte fissa si prevede un ulteriore aumento di 49 euro lordi mensili ma a trattativa conclusa potrebbe esserci un ulteriore incremento (la FLC CGIL lo sta chiedendo)”.

 Buone notizie anche per gli assistenti amministrativi.
Domanda: “Il CCNL ha risolto la questione che si trascina da tempo della valorizzazione degli assistenti amministrativi facente funzione di DSGA?”
Risposta: “Sì. Attraverso un concorso selettivo riservato i FF con tre anni di servizio di DSGA all’attivo potranno accedere permanentemente alla qualifica di funzionario e ricevere l’incarico di durata triennale di DSGA in base alla disponibilità dei posti”.

Senza dimenticare problemi dei “collaboratori scolastici esperti”.
Domanda: “È vero che l’accesso a questa nuova figura sarà aperto a tutti i collaboratori scolastici?”
Risponde il sindacato: “Sì. Da subito sarà possibile un avanzamento aperto a tutti in base a procedure che saranno regolate dal contratto. Anche in questo caso la mobilità verticale da A verso As sarà fatta in deroga al titolo di studio previsto e in prima applicazione sarà consentita su tutti i posti disponibili”.

Per concludere con le modalità di attribuzione dei cosidetti “incarichi specifici” (molti temono che con il nuovo contratto possano venire attribuiti direttamente dal dirigente scolastico).
Su questo la risposta del sindacato è chiara: “No, non cambia nulla. La procedura è rimasta invariata. Il DSGA/EQ propone l’incarico specifico, la contrattazione di scuola si occupa dei compensi, il dirigente scolastico lo formalizza, come è sempre avvenuto, per ogni attività (sia docente che ATA) che comporta retribuzione. I criteri di attribuzione degli incarichi saranno oggetto di confronto con il sindacato”.

Risposta chiara anche sui dubbi relativi alle cosiddette posizioni economiche (“è vero che saranno cancellate e anche chi le possiede le perderà?”):  “No. Al contrario le posizioni economiche in essere verranno rivalutate e grazie alla revisione normativa che sta operando il nuovo contratto, il meccanismo di attribuzione delle nuove posizioni economiche sarà molto semplificato. Sarà sufficiente partecipare a corsi di formazione on line che organizzerà il Ministero e superare un test selettivo a risposta multipla. Tutto ciò grazie alla determinazione del sindacato che ha preteso e ottenuto dal Ministero il rifinanziamento della formazione ATA e la ricognizione di tutte le risorse contrattuali disponibili”.

Insomma, a leggere le risposte di Flc-Cgil, viene da commentare: “I nodi sono stati affrontati e risolti, quindi perché mai si dovrebbe attendere ancora per firmare il contratto?”
Per la verità restano irrisolti i problemi legati alla mobilità ma è al momento è difficile pensare che con questo CCNL si riescano ad eliminare i vincoli previsti dalla legge.
Così come, quasi certamente, non ci sarà nulla sul tema del codice disciplinare dei docenti: i sindacati, infatti, sono del tutto contrari a modificare l’impianto attuale, con il risultato che mentre per il personale Ata è prevista la sanzione concordata fra le parti, peri docenti l’unica strada percorribile per impugnare una sanzione sarà solo quella del ricorso al giudice del lavoro (con tutti gli oneri del caso).