Contratto: una partita di giro? No, una busta paga più leggera

A fine mese riprenderanno le trattative per il contratto del comparto Scuola. Situazione complessa per il sindacato! Rischia di uscirne con le ossa rotte, firmando un contratto giuridico ed economico, rispettivamente punitivo e non dignitoso. Più tranquilla quella del governo. Egli ha già mostrato le sue carte, attraverso le leggi di Stabilità, l’atto di indirizzo generale e il Decreto Brunetta. Deve solo attendere la firma!

Lo scenario molto favorevole al governo costituisce una gabbia, nella quale sta entrando il sindacato. Quest’ultimo mi pare quasi a corto di idee. Ieri L. Ficara (Gli stipendi dei prof potrebbero aumentare di 150 euro medi al mese) ha intercettato un piano sindacale per “gonfiare” la retribuzione dei docenti. In sintesi: una quasi partita di giro dei compensi per il merito e i 500 € della “Carta docente” con destinazione lo stipendio tabellare del docente.

Non ci sono alternative! Probabilmente si arriverà a questa soluzione, considerando anche il clima prelettorale, che da sempre rende il governo disponibile a compromessi e, nello specifico, a non mandare in frantumi il sindacato. Se questa sarà la soluzione ne beneficerà la sua immagine con il vantaggio  di recuperare dei voti. Difficili quantificarli, considerando la significativa disunità della componente docente.

A. Giuliani  nell’articolo, Aumenti grazie al bonus da 500 euro e ai soldi del merito? Il travaso è servito, ha evidenziato alcuni “ma” che possono essere sintetizzati nel seguente passaggio “A nostro modesto parere, infatti, dire sì ad una proposta del genere, avrebbe il sapore di una vera resa incondizionata da parte dei rappresentanti del Miur, ma anche del Governo, verso chi da ormai tre anni sostiene che la Buona Scuola è piena di errori strategici e tecnici.”

E’ già questo è un problema che difficilmente il governo accetterà di affrontare. Non potrà dire ai sostenitori della L.107/15: “Cari signori, ci siamo sbagliati. Si volta pagina!”.

Alle considerazioni di A. Giuliani, aggiungo anche che il piano del sindacato non si basa su una partita di giro e neanche, per riprendere le parole del Direttore di Tecnicadellascuola.it, in un travaso. Questo si realizza se il totale non subisce delle variazioni, dovute a nuove tasse. Così non sarà con i 500€, attualmente non tassati. Infatti, se la cifra verrà assorbita nello stipendio tabellare, questa sarà soggetta alla tassazione Irpef.

In sintesi: riceveremo meno soldi! Con buona pace dei sindacati che con questa proposta (se verrà confermata dai fatti), dimostrano tutta la loro attuale difficoltà propositiva seria e dalla parte dei docenti.

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