Il contributo delle famiglie alle scuole è per definizione volontario: i dirigenti che lo mascherano per un atto dovuto meritano di essere denunciati all’Usr.
A dirlo è stato Alessandro Giuliani, direttore della Tecnica della Scuola, nel corso della trasmissione “L’angolo del direttore”, andata in onda il 18 aprile su Radio Cusano Campus.
Interpellato dalla redazione dell’emittente universitaria, a proposito del fatto che la maggior parte degli istituti non fornisce notizie sui contributi annuali ricevuti dalle famiglie degli alunni, Giuliani si è soffermato sul fatto che non c’è nessun obbligo da parte dei genitori.
“Le scuole non dovrebbero fare pressioni – ha detto – e poi devono anche prevedere degli esoneri per le famiglie indigenti, quelle che versano in situazioni di difficoltà economica, per le ragazze madri. Fino alla seconda classe della secondaria gli alunni si trovano in una condizione di obbligo formativo e qualora la famiglia negasse il contributo richiesto, sfido qualsiasi dirigente scolastico ad espellere l’alunno da scuola”.
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“A quanto ci risulta – ha detto ancora il direttore – ci sono dei presidi che si ostinano a chiedere dei contributi all’inizio dell’anno o all’atto dell’iscrizione, ma in questi casi lo fanno in prevalenza alle superiori, per l’acquisto di divise o attrezzature per lo svolgimento di attività di laboratorio, come le scuole di cucina, di agraria o tutte quelle orientate alle professioni”.
“Quando il contributo viene chiesto in modo perentorio e senza specificare la destinazione e sul suo utilizzo, allora docenti e famiglie farebbero bene a denunciare i fatti al Miur o agli Uffici scolastici regionali. E forse anche alle autorità. Perché non si può chiedere il sostegno economico dei genitori per produrre un’offerta formativa migliore, senza che si crei un rapporto di fiducia e di massima trasparenza tra le parti”, ha concluso Giuliani.
Durante la puntata, si è anche parlato di Tfa sostegno, le cui prove d’accesso si svolgeranno il 25 e 26 maggio; di avvio del prossimo anno scolastico e l’intenzione concreta del Miur di concludere le operazioni di mobilità per la prima quindicina di agosto.
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