Come sappiamo, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 novembre, il decreto del Miur, n. 129 del 28 agosto, che rende noto il nuovo regolamento sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche.
Le disposizioni del Regolamento si applicheranno a partire dal prossimo 1 gennaio 2019.
Si tratta di un testo che è il risultato di un lavoro che ha previsto il confronto con le organizzazioni sindacali, il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione, il coinvolgimento delle scuole attraverso un’apposita consultazione.
Il Ministero ha operato costituendo anche un gruppo di lavoro con dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi per rilevare le criticità del precedente testo e progettare i miglioramenti.
Il Ministero accompagnerà l’entrata in vigore del Regolamento con un’apposita circolare attuativa che espliciterà, articolo per articolo, le novità in campo, con specifiche istruzioni operative in materia contabile e con riferimento all’acquisto di beni e servizi. Dirigenti scolastici e DSGA saranno appositamente formati attraverso il progetto “Io Conto” e sarà estesa a tutto il territorio nazionale l’attività dell’Help Desk del MIUR per le questioni amministrativo-contabili che già oggi riceve più di 500 richieste di assistenza al mese su questi temi.
Fra le varie novità, c’è senza dubbio quello relativo al contributo volontario, ovvero il contributo che viene versato dai genitori per assicurare agli alunni attività aggiuntive rispetto a quelle obbligatorie.
Infatti, il nuovo regolamento fissa dei paletti in merito, ovvero le scuole saranno tenute a rendicontare il tutto, quindi indicare come intendono spendere questi fondi in fase di programmazione e, a consuntivo, come queste cifre sono state effettivamente spese: “La relazione evidenzia, altresì, in modo specifico, le finalità e le voci di spesa cui vengono destinate le entrate derivanti dal contributo volontario delle famiglie, nonché quelle derivanti da erogazioni liberali, anche ai sensi dell’articolo 1, commi 145 e seguenti della legge n. 107 del 2015, e quelli reperiti mediante sistemi di raccolta fondi o di adesione a piattaforme di finanziamento collettivo”.
Ne consegue che le somme finalizzate non ancora spese, cioè quelle destinate ad uno scopo ben preciso, potranno essere svincolate e spese per altre finalità.
Fino a oggi i fondi raccolti dai genitori per il contributo volontario venivano aggregati senza uno specifico criterio, creando confusione sulla destinazione del fondo.
Ma la trasparenza sarà di casa ormai in tutte molte attività per delle scuole: infatti, le attività di crowdfunding dovranno seguire lo stesso percorso di chiarezza e trasparenza. Quindi, le scuole che decidono di accedere a piattaforme informatiche di raccolta fondi per finalità specifiche, dovranno seguire tali criteri imposti dal decreto Miur.
Anche per le erogazioni liberali previste dalla Buona scuola, è previsto un sistema che permetta di documentare con chiarezza la donazione e risalire con facilità alle somme.
Fra le altre novità segnaliamo che diventano più stringenti i tempi per dare avvio alla gestione provvisoria: con il regolamento attuale si parla di gestione provvisoria solo se il Programma Annuale non viene approvato entro 45 giorni dalla scadenza del 31 dicembre; d’ora innanzi, invece, il dirigente scolastico sarà tenuto ad informare l’Ufficio Regionale già nei primissimi giorni di gennaio (e precisamente nel primo giorno lavorativo successivo al 31 dicembre).
Peraltro si prevede che entro il 28 febbraio il Ministero dovrà erogare alle scuole il fondo di funzionamento necessario per il periodo gennaio/agosto ed entro il 30 settembre quello per il periodo settembre/dicembre.
Un’altra modifica molto importante e particolarmente attesa riguarda la possibilità per le scuole di occuparsi in proprio di lavori di piccola manutenzione degli edifici scolastici, su delega dell’ente proprietario; sarà possibile effettuare lavori urgenti salvo richiedere all’ente proprietario il rimborso delle spese sostenute.
Infine, un articolo del Regolamento definisce infine le modalità di acquisizione di beni e servizi in relazione all’entità della fornitura stessa.
Sparisce così il vecchio tetto dei 2mila euro per gli acquisti da farsi senza gara e viene introdotto il limite di 10mila euro entro il quale le scuole potranno ricorrere all’affidamento diretto. Sarà invece necessario aprire una gara ad almeno 5 diversi soggetti per le forniture di beni e servizi di importo compreso fra 10mila e 135mila euro.
Il vecchio regolamento resterà comunque in vigore fino al 31 dicembre dell’anno in cui il nuovo regolamento verrà approvato.
In pratica se il nuovo regolamento verrà perfezionato entro il 31 dicembre prossimo, le novità diventeranno operative a partire dal primo gennaio 2019, in caso contrario se ne parlerà con il gennaio 2020: per il momento l’ipotesi più plausibile ce sembra la seconda.
IL NUOVO REGOLAMENTO CONTABILE
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