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Contro bullismo e dispersione scolastica entrano in aula i ‘cani d’Istituto’, il caso in Francia

Accompagnatori di persone disabili, sostegno e conforto per bambini e anziani in situazione di fragilità fisica o emotiva. Sono tanti gli effetti benefici che i cani possono avere sugli umani. Addirittura, secondo alcuni ricercatori dell’Università di Basilea, accarezzare i cani può abbassare la pressione sanguigna, alleviare lo stress e aiutare le persone a far fronte alla depressione e a situazioni che fanno paura.

A questo punto, qualcuno si è chiesto: e se tra le ‘proprietà terapeutiche’ dei cani ci fosse anche quella di prevenire il bullismo scolastico?

Il sito web del quotidiano francese Ouest-France informa che un Collège (la nostra scuola media) della regione Charente-Maritime, a ovest della Francia sull’Oceano Atlantico, ha messo a punto un progetto molto particolare per lottare contro il bullismo e la dispersione scolastica. Constatati gli scarsi effetti dei precedenti programmi di prevenzione, la comunità educativa si è lanciata in quella che ha tutta l’aria di essere una scommessa: grazie ai contributi spontanei dei genitori, un cane di sette mesi – un cucciolo, incrocio tra un beagle e un labrador – farà parte integrante dell’istituto per tutto l’anno scolastico. La docente promotrice dell’esperimento tiene a sottolineare come studi scientifici abbiano dimostrato che la presenza di un animale è benefica per i ragazzi e le ragazze. Non soltanto perché li stimola ad apprendere meglio e con più efficacia, ma anche perché insegna loro il concetto di cura, affetto, dedizione. Insomma, un cane riesce a scatenare tutta una serie di emozioni e sentimenti che si piazzano agli estremi antipodi di altri ‘sentimenti’ molto meno nobili come il disinteresse, il distacco e il cinismo che rendono fertile il terreno su cui cresce l’erba cattiva del bullismo, della sopraffazione e di ogni forma di violenza.

Su questo ruolo del cane, del resto, si svolgono spesso in Francia incontri e convegni: ultimo in ordine di tempo, a settembre scorso presso la Cité des Sciences di Parigi, il convegno “Un cane a scuola, la zoopedagogia come prevenzione contro il bullismo e altri problemi scolastici”, organizzato dall’Istituto francese di Zooterapia.   

Durante i lavori sono stati illustrati programmi di lunga durata e progetti a breve termine (quello di cui parliamo non è l’unico in Francia), finalizzati a fare acquisire o riprendere fiducia in se stessi a bambini e ragazzi demotivati, sfiduciati, vittime di bullismo, grazie alla presenza di un cane, animale che – secondo gli esperti – è un eccellente partner per il recupero di affettività, autostima, equilibrio, responsabilità e apertura verso gli altri.

Non sappiamo che risultati darà il progetto messo in atto dal Collège della Charente-Maritime, ma di certo sappiamo che la lotta contro il bullismo riveste un carattere di estrema urgenza. Lo scorso 7 novembre, che in Francia è la Giornata nazionale di lotta contro il bullismo scolastico, sono stati resi noti numeri da brividi: per un alunno su dieci, la scuola è un luogo di sofferenza; più di un alunno per classe, dalle elementari al liceo, è vittima dei bulli e un quarto di questi ragazzi avrebbe già pensato al suicidio. Molti, oltre che pensarci, lo hanno programmato e realizzato per davvero, tre soltanto l’anno scorso.

Gabriele Ferrante

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