Il governo Renzi (di cui Gentiloni è un epifenomeno) dopo la “chiamata diretta” (la scuola come struttura verticistica con un uomo solo al comando) sforna ora un “obbligo vaccinale” da Stato terapeutico illiberale e che esprime una mentalità fascista.
Una precisazione preliminare di carattere logico: se ammettiamo che i vaccini siano efficaci, i genitori che hanno figli vaccinati non dovrebbero preoccuparsi di nulla in quanto i loro figli non dovrebbero poter contrarre nessuna delle malattie per le quali sono vaccinati; se invece i vaccini sono inefficaci, allora è inutile imporre l’obbligatorietà dei vaccini. Questa è anche la logica di quei tanti paesi civili (come Austria, Danimarca, Svezia, Olanda) che non impongono alcun obbligo vaccinale.
Lo Stato non deve toccare i corpi dei cittadini con trattamenti sanitari non richiesti e non voluti, neppure spacciando tali interventi come “salutari” e “convenienti” per l’interessato. Il paternalismo medico di Stato è deleterio per la libertà dei cittadini e le peggiori nefandezze della storia sono state commesse dallo Stato in nome della tutela della salute collettiva e individuale (penso agli esperimenti dei medici durante il Terzo Reich).
Il calo della copertura vaccinale di cui parla
Fantomatiche epidemie e veri o presunti pericoli per la sicurezza sono gli strumenti che alimentano enormi profitti, compresi quelli del medical industrial complex, e che vengono utilizzati dagli Stati per sopprimere le libertà senza che i cittadini possano esprimere alcuna forma di dissenso.
Oggi, con un provvedimento liberticida,
Senza voler approfondire in questa sede i principi costituzionali della questione, diciamo che è lo stesso principio personalista, che caratterizza
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