Sono un genitore che vorrebbe dire la sua per quanto riguarda l’assurdo clima di critica continua e pretestuosa nei confronti della ministra Azzolina.
Io, come tanti altri genitori con i quali mi confronto quotidianamente, sto vedendo una ministra che finalmente ha a cuore la scuola, che fa il suo lavoro con amore e dedizione e sempre per il bene degli alunni.
Una ministra che non ha permesso “sanatorie” bandendo concorsi rigorosi e selettivi e ha favorito il merit system, che vuole aprire l’insegnamento anche ai giovani e che si sta impegnando affinché si rientri a scuola a settembre nel migliore dei modi e possibilmente con una scuola rinnovata.
Per quanto mi riguarda sono favorevole ai nuovi banchi, una novità che potrebbe finalmente innovare la scuola. Inoltre sono favorevolissimo all’ingresso dei giovani nella classe docente. I nostri figli hanno bisogno di figure nuove, giovani, attive e più vicine alle loro esigenze: docenti che sappiano le lingue, siano avvezzi all’uso della tecnologia e che siano preparati perché freschi di studio.
Mandiamo in pensione gli anziani, che hanno anche diritto a riposarsi, e assumiamo i giovani per rinnovare la scuola (e magari liberiamoci anche di quei docenti che troppo spesso insegnano ai nostri figli pur avendo una preparazione miserrima)!
Crediamo fermamente che una scuola funzionante debba avere docenti preparati e motivati, quindi siamo d’accordo con la Ministra. Sì ai nuovi banchi, sì al digitale, sì ai nuovi docenti e sì ad Azzolina!
Giorgio Fantino
Come riporta La Repubblica, che ha attenzionato il caso di Milano, sono sempre di più…
Sono molti i vip che spesso si abbandonano a ricordi della scuola e dei loro…
Torna Rimaturità, la ‘prova d’esame’ per gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze:…
Dal mese di dicembre 2024, l’INPS, tramite la “Piattaforma di Proattività”, ha avviato una campagna…
Hanno fatto discutere molto le parole di un docente di un liceo di Roma, scritte…
Le certificazioni che attestano la presenza in ospedale, necessarie per giustificare un’assenza dal lavoro o…