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Convegno Cisl sul ruolo centrale della scuola media, ci sarà anche Profumo

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Un convegno sull’importanza della secondaria di primo grado, comunemente considerato lo “snodo” fondamentale del nostro sistema scolastico poiché intervenendo su una delle fasi più cruciali dell’età evolutiva, dai 12 ai 14 anni di età, ha il delicato ruolo di costruire l’unitarietà dei percorsi di studio. Ad organizzarlo, il 7 novembre a Roma, nell’Auditorium di via Rieti (dalle 9,30 alle 17,00), è la Cisl Scuola, che dedica a questo segmento del nostro sistema d’istruzione il secondo dei tre convegni del ciclo “Una scuola a misura di futuro”, avviato il 3 maggio scorso con quello sulla scuola primaria e dell’infanzia.
Il convegno celebra, fra l’altro, l’imminente cinquantennio dell’istituzione della scuola media unificata, avvenuta con la legge 1859 del 31 dicembre 1962. A ricordare l’evento e la sua portata radicalmente innovativa sarà Luciano Corradini, pedagogista e già sottosegretario all’Istruzione nel governo Dini (1995-96), cui è affidata la prima relazione in programma. Seguiranno gli interventi di Gustavo Pietropolli Charmet, psicanalista, e Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, volti a inquadrare rispettivamente la complessità dei profili psicologici che caratterizzano i nuovi adolescenti e le problematicità con cui si misura, anche sul piano organizzativo, una scuola chiamata fra l’altro al delicatissimo compito di orientare le scelte di prosecuzione degli  studi.
Temi che saranno ripresi nella seconda parte dei lavori, con gli interventi di Marco Orsi, dirigente scolastico, e Anna Maria Ajello, ordinario di psicologia dello sviluppo.
All’iniziativa della Cisl Scuola, da tempo in cantiere ma che viene oggi a coincidere con una fase di forte mobilitazione della categoria, è attesa anche la partecipazione del ministro Francesco Profumo. Le conclusione della giornata verranno affidate al segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima.
Sarà un’occasione in più – commenta la Cisl Scuola – per ribadire il senso di un impegno del sindacato volto a rivendicare – al di là degli obiettivi immediati della vertenza in atto – scelte di valorizzazione e potenziamento del ruolo della scuola pubblica”.