Il 2 marzo, dalle ore 14.30 alle 17.30 , si svolgerà a Milano la replica, sollecitata da più parti, della presentazione, già avvenuta in Roma il 25 giugno scorso con il Ministro Giannini, della ricerca “Scuole pubbliche o solo statali? Per il pluralismo dell’offerta: Francia, Olanda, Inghilterra, USA e il caso Italia”.
Il convegno, organizzato dall’Associazione TreELLLE, con il patrocinio e l’ospitalità della Regione Lombardia, potrà essere seguito anche in streaming al seguente link: http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=Regione%2FRegioneLayout&cid=1213637298063&p=1213637298063&pagename=RGNWrapper
La ricerca riguarda il rapporto fra “finanziamento” e “gestione” delle istituzioni scolastiche e, in connessione, la questione dei limiti alla libertà di scelta educativa da parte dell’utenza.
Si tratta di un tema molto controverso sul piano politico. Non siamo in presenza di una querelle solo italiana: con toni diversi, il nodo è stato già affrontato in altri paesi di grande tradizione educativa, ciascuno dei quali ha individuato una propria via per gestirlo. Ci sono del resto eccellenti ragioni, storiche e culturali, per sostenere il ruolo primario dello Stato nell’indirizzare, finanziare e valutare il sistema scolastico (non necessariamente per gestire le singole scuole); come ce ne sono di non meno valide per sottolineare i rischi di un monopolio educativo, da chiunque esercitato.
In ciascuno dei quattro paesi stranieri presi in esame, esistono scuole finanziate dallo Stato ma gestite da privati, con modalità diverse: è il caso delle Charter Schools americane, delle Academies inglesi, delle Scuole private a contratto in Francia e delle Scuole private a diversa “denominazione” nei Paesi Bassi. Quello che li accomuna tutti è la scelta di diversificare l’offerta formativa, consentendo l’apertura di scuole “indipendenti”, finanziate nella stessa misura o quasi delle corrispondenti scuole statali.
Il Quaderno si conclude con il caso delle scuole paritarie in Italia: l’assegnazione dei fondi pubblici viene effettuata in un clima di sostanziale incertezza e aleatorietà. Con queste caratteristiche, il “contributo” dello Stato (ed anche degli altri enti pubblici) risponde solo simbolicamente ai principi di pluralismo dell’offerta, diritto di scelta delle famiglie, sussidiarietà tra iniziativa statale e privata, e natura pubblica del servizio educativo affermati dalla legge 62/00 sulla parità.
Anche dal punto di vista culturale la misura e le modalità a dir poco inefficienti del finanziamento pubblico alle scuole paritarie non sembrano rispondere ad una consapevole e condivisa scelta politica che è stata invece operata dagli altri Paesi presi in esame.
Per partecipare è necessario iscriversi al seguente link: http://37.9.234.253/dettaglio-evento?id=6&cod=RL00
Termine ultimo per la registrazione 26 febbraio 2015 h 16.00. Per ragioni di sicurezza, la mancata registrazione non dà titolo di accesso all’auditorium Testori – Palazzo Lombardia, in Piazza Città di Lombardia 1 – Milano.
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