Il ministro Valditara annuncia di avere in programma la stipula di convenzioni con aziende diverse per garantire al personale della scuola sconti e altri benefit (si parla di trasporti ma anche di beni di consumo).
La Flc-Cgil reagisce immediatamente e in modo molto vivace.
Le accuse che la segretaria generale Gianna Fracassi muove al Ministro riguardano sia il metodo sia il merito.
“Valditara – dichiara Fracassi – come è ormai sua prassi, saltando le regole che presiedono a corrette relazioni sindacali, scrive al personale della scuola per annunciare trionfalmente di aver assunto, nella sua sovrana solitudine, la magnifica decisione di elargire specifici benefits a favore di docenti, ATA e dirigenti”.
Secondo la segretaria generale si tratta di “interventi di un buon papà pensoso della condizione dei lavoratori della scuola e convinto, come egli scrive, di ‘restituire’ così facendo, ‘autorevolezza a docenti dirigenti e amministrativi e tecnici’ dimenticando, peraltro, i collaboratori scolastici e gli educatori”.
Fracassi usa parole pesanti: “Questo modo di procedere è un insulto, è un insulto al personale che chiede di recuperare il potere di acquisto, che, come certificano i dati OCSE di solo un mese fa, è diminuito del 4% mentre è aumentato di altrettanti punti a livello europeo arrivando a perdere, senza recupero, ben 4/5000 euro annui per ciascun lavoratore, visto che l’inflazione cumulata si attesta oltre il 18%”.
Ma non basta: “Insulto alla legge che non viene rispettata: il salario si contratta e non si elargisce paternalisticamente. Insulto al Sindacato a cui si fa un discorso ufficiale e poi, con procedura autoritaria, scavalca”.
E così la “mossa” del Ministro si ritorce contro lui stesso, tanto che la segretaria della Flc-Cgil conclude affermando: “Il Ministro sappia che non accetteremo di scambiare le risorse per il Contratto con un piatto di lenticchie, in senso, purtroppo, non figurato. Anche per queste ragioni saremo in piazza domani 7 ottobre per rivendicare, non gentili concessioni, ma quello che ci spetta”.
Sono davvero lontani i tempi in cui la Flc affermava di apprezzare lo sforzo di Valditara per arrivare alla chiusura del contratto 2019/2021, anche se poi, a conti fatti, il Ministro si era limitato a spostare verso il tavolo contrattuale 300 milioni già stanziati e ad aggiungere poco altro (peraltro una tantum).
Sorprende piuttosto il silenzio sindacale su “promesse” del Ministro ben più interessanti e impegnative rispetto agli sconti negli agriturismi e sui treni: qualche settimana fa, infatti, Giuseppe Valditara aveva annunciato l’intenzione di lavorare con Regioni e Comuni per offrire ai docenti fuori sede affitti a prezzi calmierati.
Ma poi non se n’è saputo più nulla.
Per intanto il Ministro risponde seccamente alla Flc-Cgil: “Lascia interdetti la posizione assunta dalla Flc-Cgil che bolla come insulti misure di welfare per i lavoratori. C’è da chiedersi se queste posizioni non segnino l’abbandono del ruolo sindacale in favore di una opposizione di tipo politico che certamente non fa gli interessi del mondo del lavoro”.
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