Un gruppo di docenti piemontesi (Lucia Zecca, Cesare Augusto Cherchi, Massimo Chiappetta, Sonia Pangallo, Luciana Angela Giordano, China Dadkhah, Simona Scalafiotti, Marta Prato) ci ha inviato la lettera che pubblichiamo qui
In questo periodo l’USR Piemonte ha avviato le operazioni di convocazione dalle Graduatorie di merito e dalle Graduatorie ad esaurimento per l’assegnazione dei posti di ruolo per l’anno scolastico 2017/18. Tutto ciò avviene in tempi molto ristretti poiché il Ministero vuole che dette operazioni si concludano in tempi brevissimi. Tale atti sono dovuti ed invocati dai docenti precari che attendono finalmente un posto a tempo indeterminato e l’USR mette a disposizione varie modalità per permettere l’accettazione o la rinuncia di detti posti.
Sin qui la situazione ricalca l’andamento ordinario che tali operazioni dovrebbero assumere se non fosse per un particolare: tra i convocati vi sono anche coloro che sono stati immessi nella Graduatoria ad Esaurimento a seguito di ordinanza cautelare e per loro non si è discussa nel merito la loro situazione. La mancanza di un riferimento certo da parte della Giustizia Amministrativa provoca un grave nocumento nei confronti di detti lavoratori poiché se accettano non possono partecipare alla fase transitoria prevista dal nuovo sistema di reclutamento della L. 107/15 e se rifiutano decade il ricorso.
A marzo si dovrebbe discutere, per alcuni, nel merito sulla sentenza e la fase transitoria dovrebbe partire a febbraio, come è noto. Per cui chi ha accettato il ruolo si trova a dover sperare in un orientamento favorevole dei giudici che sinora, al contrario, hanno optato per il rigetto delle motivazioni espresse nella cautelare.
Per costoro sarà molto difficile partecipare alla fase transitoria che sembra l’unica modalità di reclutamento certa, nonostante le tempistiche debbano essere definite con precisione, mentre al contrario l’assunzione da GAE con riserva sembra una modalità ambigua di cui non si riesce a comprenderne le motivazioni.
Ci si è chiesti, in questi momenti concitati, perché il MIUR Piemonte non abbia accantonato i posti in attesa del giudizio di merito dando la possibilità anche a costoro di poter sperare nel doppio canale (partecipazione alla fase transitoria con inserimento nella graduatoria regionale e possibilità di poter scegliere con serenità da GAE o meno nel momento in cui si abbia il giudizio di merito).
In questo momento in cui non vi è nulla di chiaro l’USR Piemonte, in modo tutt’altro che empatico applica in modo acritico la clausola che vuole inserire il 50% del contingente da GAE (art 399, comma 1, del DL 297/94) senza comprendere le dinamiche che suscita tale decisione, prese tra l’altro con modalità frettolose, in un orizzonte di totale incertezza sulle risultanze del ricorso in itinere.
Noi chiediamo vivamente in un ripensamento da parte della Direzione Generale del Miur Piemonte pregando di riconsiderare con un minimo di visione prospettica la nostra situazione lavorativa e di vita e di non obbligarci a prendere delle decisioni che comporterebbero la cancellazione di una possibilità di scelta. e di non affliggere ulteriormente le nostre situazioni personali e lavorative che ogni volta vengono sottoposte in modo compulsivo a ripetute vessazioni: abbiamo maturato la consapevolezza che in Italia essere precari storici è una COLPA!
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