Categorie: Attualità

Coordinamento Nazionale Docenti abilitati e abilitandi: manifestazione il 10 aprile al Miur

Il Coordinamento Nazionale Docenti abilitati e abilitandi per le GaE indice, per la mattina del 10 aprile 2014, alle ore 10, una manifestazione davanti al Miur con lo scopo di portare all’attenzione del Ministero, la discriminante situazione in cui si trovano circa 10.000 docenti, iscritti al corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria Vecchio Ordinamento (VO) negli anni accademici 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011, che hanno conseguito o stanno per conseguire l’abilitazione all’insegnamento. Esclusi dalle graduatorie ad Esaurimento (GaE) sulla base di un criterio meramente cronologico (totalmente slegato dal merito e dal buon senso), i diecimila, pur conseguendo il medesimo titolo accademico dei colleghi inseriti nelle graduatorie, vivono da anni un’odissea politico-amministrativa che sembra non trovare né fine né soluzione. 
Numerosi ordini del giorno, svariate interrogazioni parlamentari, molteplici proposte emendative (ricordiamo, ultimi, gli emendamenti 15.55 Chimienti e 15.37 Malpezzi al DL 104/2013), sostenenti la richiesta d’inserimento in GaE, sono state regolarmente ignorate nel corso degli anni, nonostante impegnassero il Ministero e il Governo a risolvere la situazione quanto prima. L’ingiustizia, di cui il MIUR e la classe politica tutta è artefice e complice, non troverà soluzione alcuna in proposte di nuovo reclutamento o concorso, in quanto, ognuna di queste, renderà il cammino professionale dei docenti esclusi, subordinato e discriminato rispetto a quello dei colleghi che hanno avuto la possibilità di inserirsi nelle Graduatorie ad Esaurimento. 
Questi ultimi, infatti, possono aspirare all’assunzione con contratti a tempo determinato (supplenze annuali) o a tempo indeterminato (il ruolo), mentre i docenti esclusi dalle GaE, relegati in II fascia di Istituto, possono, di fatto, lavorare solo grazie a brevi supplenze. A causa dell’evidente disparità di trattamento, chiediamo dunque giustizia per l’esclusione dei docenti del “merito”, formati secondo le direttive ministeriali, i quali hanno dato, in termini formativi ed economici, quando è stato chiesto loro di dare. Sino a questo momento, abbiamo ricevuto secchi rifiuti o subdole risposte non risolutive. Ora, questa classe docente chiede il conto al Miur! Non e’ possibile creare situazioni di palese ingiustizia e discriminazione senza pagarne dazio. Il Miur, da questo punto di vista, è fortemente in debito verso di noi. Questo debito è destinato a ingigantirsi, poiché, qualora non venga risolta la questione, i diecimila docenti del “merito”, per tutelare i propri legittimi interessi, proporranno sicuro ricorso.

La voce degli altri

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024