La progettualità favorita dall’autonomia organizzativa e didattica, la politica di miglioramento continuo e la valutazione centrata sui risultati mediante la rendicontazione hanno reso necessario istituire delle figure di coordinamento nei diversi ambiti delle macroaree gestionale, organizzativa e didattica. (VAI AL CORSO)
Gestire la complessità della scuola diventa un compito sempre più difficile per i dirigenti scolastici, i quali, nella loro responsabilità di assicurare la qualità dell’offerta formativa e dei servizi, della gestione delle risorse umane e finanziarie, dei risultati, della rendicontazione sociale, devono far fronte a una mole di impegni e di lavoro non facilmente sostenibili senza una buona organizzazione di squadra.
L’organizzazione funzionale ed efficace è uno dei criteri fondamentali di qualità della scuola perché rende trasparente il sistema di ruoli e funzioni. Per questa ragione si va definendo in maniera sempre più netta la funzione di figure di coordinamento, cioè di docenti che, al fianco del dirigente, mettono a disposizione le loro competenze organizzative e di coordinamento per coadiuvare il dirigente nella politica di miglioramento continuo dell’offerta formativa, dei risultati e dei servizi in riferimento al contesto e coerentemente con le criticità e con i punti di forza emersi nel Rapporto di Autovalutazione.
Coordinare un team di lavoro significa indirizzare gli sforzi nell’ottica del raggiungimento di un risultato ben individuato e condiviso, perché le azioni di ciascuno raggiungono il massimo dell’efficacia e dell’efficienza solo se sono ben integrate fra di loro. Il coordinatore di un gruppo di lavoro efficace deve sapere sviluppare collaborazione tra tutti i componenti e produrre fiducia reciproca, valorizzare le competenze di ciascuno, sostenere con discrezione i meno pronti alle innovazioni, pianificare il lavoro, decidere, insieme al dirigente scolastico, che cosa fare, quando e in quanto tempo, organizzare, saper individuare le persone giuste per assegnare il lavoro da svolgere.
Il coordinatore, di classe, di indirizzo, di dipartimento, di plesso, di progetti, il coordinatore per il sostegno, il coordinatore dell’insegnamento trasversale di Educazione Civica o il coordinatore per la conservazione e valorizzazione della documentazione didattica, si pongono come figure determinanti nella gestione e nell’organizzazione della scuola, pur non ricoprendo un incarico obbligatorio, in quanto quello del coordinamento è un incarico aggiuntivo. Infatti oggi non esistono scuole che non hanno al loro interno figure di coordinamento.
Pensiamo, ad esempio, all’incarico di funzione strumentale, affidato dal dirigente, dopo l’approvazione del collegio dei docenti, a insegnanti che ne hanno fatto domanda e che hanno particolari competenze e capacità, attestate dal curriculum, nelle macroaree di intervento individuate nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa: questi docenti si pongono come figure chiave per eliminare le eventuali criticità che emergono e per favorire il miglioramento continuo a livello progettuale e organizzativo.
Ricoprire il ruolo di coordinatore, però, proprio per le responsabilità che comporta e per la funzione strategica che ricopre, non è facile se non si possiede una preparazione adeguata.
Su questi argomenti il corso La funzione delle figure di coordinamento, a cura di Anna Maria Di Falco, in programma dal 21giugno.
Gli obiettivi del corso:
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