Su come affrontare il Coronavirus in campo scolastico, anche fuori l’Italia prevale la cautela. È notizia di sabato 11 aprile che tutti gli istituti scolastici della città di New York resteranno chiusi fino a settembre. L’annuncio è stato fatto dal sindaco di New York Bill de Blasio.
New York, dove l’emergenza Covid-19 ha portato l’amministrazione a chiudere le scuole dal 16 marzo scorso, detiene il sistema di istituti pubblici più grande degli Stati Uniti con 1,1 milioni di studenti.
Intanto, sul tema della possibile riduzione dei vincoli alla mobilità, l’Organizzazione mondiale della sanità invia messaggi di estrema cautela.
Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha avvertito: “La discesa può essere pericolosa quanto la salita se non gestita correttamente“.
“Alcuni Paesi – ha continuato – stanno già pianificando la transizione dalle restrizioni”, ma “eliminarle troppo rapidamente potrebbe portare a una ricaduta mortale” del Coronavirus.
“L’Oms – ha detto ancora il direttore generale dell’Oms – sta lavorando con i Paesi interessati sulle strategie per allentare gradualmente e in sicurezza le restrizioni”.
“I fattori da considerare sono che il numero di contagi sia sotto controllo, che siano disponibili servizi sanitari sufficienti, che siano ridotti al minimo i rischi negli ambienti più esposti, che siano messe in atto misure preventive sul lavoro, nelle scuole e in altri luoghi frequentati, che si controlli il rischio di casi importati e che le comunità coinvolte siano pienamente consapevoli e coinvolte nella transizione”, ha concluso Ghebreyesus.
Vi sono dei Paesi dove, però, le attività stanno riprendendo. Anche quelle scolastiche. Il ministro della Presidenza in Uruguay, Alvaro Delgado, ha annunciato che partire dal 22 aprile, riprenderanno anche a funzionare le scuole rurali, con l’eccezione di quelle del dipartimento di Canelones.
Il ministero dell’Istruzione uruguaiano avrà particolare cura per proteggere il personale docente e quello ausiliario dai rischi di contrarre il Covid-19.
Anche la Cina si avvicina verso la riapertura. Shanghai riaprirà le classi il 27 aprile, partendo dalle classi dell’ultimo anno di elementari e medie. Università, college e superiori dovranno avere il via libera delle autorità scolastiche locali cominciando dagli studenti vicini all’esame, mentre tutte le scuole dovranno essere pronte a ripartire prima del 6 maggio.
Nell’Hebei, la data d’inizio è il 23 aprile almeno per le superiori. Altre scuole, ad esempio le medie, seguiranno dal 7 maggio.
Il 27 aprile è il giorno scelto nel Guangdong per medie e superiori, secondo il Dipartimento per l’istruzione.
La Commissione per l’istruzione municipale di Pechino, invece, è intervenuta per smentire il moltiplicarsi delle speculazioni sui social media in mandarino: gli studenti dell’ultimo anno delle medie e delle superiori hanno iniziato i corsi online a marzo, mentre tutti gli altri cominceranno a seguirli da lunedì 13 aprile. La commissione ha assicurato che avrebbe rilasciato “presto” a causa del crescente livello di ansia di genitori e studenti per le molte ore passate nelle mura domestiche.
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