La vicenda del coronavirus ha allarmato tutto il Centro-Nord d’Italia con la chiusura di scuole e università prorogate in alcune Regioni settentrionali per un’altra settimana. Il rischio del contagio, tuttavia, è ancora forte nelle regioni del Nord Italia, realtà dove le misure restrittive sono state puntualmente messe a punto. In altre Regioni del Sud Italia, dove il rischio del contagio è minimo o addirittura nullo alcuni comuni ed amministrazioni provinciali hanno provveduto ad emanare apposite ordinanze di chiusura delle scuole per la sanificazione degli ambienti scolastici. Interventi che in alcune scuole comunali del Meridione sono state effettuate nel periodo delle vacanze di Carnevale.
Il coronavirus ha causato allarmismi generalizzati, che spesso hanno assunto forme di vera e propria “caccia all’untore” di manzoniana memoria, oppure casi di isteria soprattutto nelle realtà cittadine completamente estranee al contagio.
Occorre precisare che nelle zone del meridione dove non si sono verificati casi di contagio e nemmeno casi sospetti (risultati alla prova del tampone negativi) non si dovrebbe assolutamente pensare alla chiusura delle scuole né tantomeno alla sanificazione in quanto i luoghi sono considerati esenti da infezioni.
Bisogna valutare attentamente le singole proposte di chiusura delle istituzioni scolastiche perché, purtroppo, in alcune realtà del Sud la classe docente viene vista con occhio “diverso” e ciò genera dei malumori.
Mario Bocola