Politica scolastica

Coronavirus, Azzolina: “A lavoro per l’emergenza. Risponderemo a tutti”

I casi di coronavirus in Italia sono 219, comprendendo anche quattro decessi, l’ultimo questa mattina a Bergamo, e un guarito. Nel dettaglio sono 167 in Lombardia, 27 in Veneto, 18 in Emilia Romagna, 4 in Piemonte e 3 nel Lazio. Cinque sono le vittime, uno è guarito, il ricercatore dimesso dallo Spallanzani. I dati sono quelli riferiti dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli durante la conferenza stampa delle 12

Sull’emergenza è intervenuta il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “Il Ministero dell’Istruzione sta lavorando in queste ore sul #Coronavirus in stretto raccordo con le autorità sanitarie e con i propri Uffici territoriali. Come sapete in questo inizio di settimana molte scuole sono chiuse al Nord Italia, secondo le modalità disposte dalle Regioni coinvolte. Stiamo lavorando insieme ai Governatori: a loro spetta la responsabilità di una decisione che ho fortemente condiviso, per ragioni precauzionali.

La task force per le emergenze del Ministero dell’Istruzione è stata attivata nei giorni scorsi per dare il massimo supporto. Stiamo raccogliendo dubbi, domande e richieste dei dirigenti e di tutto il personale scolastico e daremo tutte le risposte che servono. Invieremo personale preparato per dare man forte agli Uffici territoriali. Oltre agli aspetti sanitari ci sono, infatti, aspetti che riguardano la vita amministrativa e didattica delle scuole di cui occuparci. Risponderemo a tutte le esigenze e le istanze che stanno emergendo. Daremo aggiornamenti costanti, anche sui social.

Tra poco, alle 12, ci sarà una nuova riunione della task force qui al Ministero.

Mi sento intanto di dire che, come prevedibile, la comunità scolastica sta reagendo con grande responsabilità. Si sta mostrando pronta. Ringrazio i dirigenti e tutto il personale scolastico per la grande collaborazione. Ognuno sta facendo la propria parte”.

La mappa dell’ateneo di Baltimora (clicca qui)

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Che cos’è il Coronavirus

Il 9 gennaio 2020 l’OMS ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno identificato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo: il 2019-nCoV. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale.

Le FAQ dell’Istituto Superiore di Sanità

L’11 febbraio, l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal 2019-nCoV è stata chiamata COVID-19 (Corona Virus Disease).

Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. La maggior parte delle persone infette da coronavirus comuni guarisce spontaneamente.

Riguardo il nuovo coronavirus 2019-nCoV, non esistono al momento terapie specifiche, vengono curati i sintomi della malattia (così detta terapia di supporto) in modo da favorire la guarigione, ad esempio fornendo supporto respiratorio.

È possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo se stessi e gli altri, seguendo alcuni accorgimenti: lavati spesso le mani (dopo aver tossito/starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono sporche in qualunque modo).

In ambito assistenziale (ad esempio negli ospedali) segui i consigli degli operatori sanitari che forniscono assistenza.

Non è raccomandato l’utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi.

  • Se hai una qualsiasi infezione respiratoria copri naso e bocca quando tossisci e/o starnutisci (gomito interno/fazzoletto).
  • Se hai usato un fazzoletto buttalo dopo l’uso.
  • Lavati le mani dopo aver tossito/starnutito
Andrea Carlino

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