Attualità

Coronavirus, Azzolina e Manfredi contro la Regione Marche: “Disattesi gli accordi, impugneremo ordinanza”

Fa discutere la decisione della Regione Marche di chiudere le scuole fino al 4 marzo per l’emergenza coronavirus. Il governo ha deciso di impugnare la decisione del governatore Luca Ceriscioli.

Ecco la nota congiunta di Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e dei ministri della Scuola, Lucia Azzolina e dell’Università, Gaetano Manfredi: “Con la sua decisione unilaterale di firmare un’ordinanza per la chiusura di tutte le scuole e Università della Regione Marche, il governatore Luca Ceriscioli si sfila dall’accordo che era stato raggiunto solo poche ore prima nel corso dell’incontro tra governo e Regioni tenutosi alla protezione civile e viene meno all’impegno preso con tutti gli altri governatori che invece si stanno attenendo alle disposizioni concordate”.

“L’accordo raggiunto questa mattina – continua la nota congiunta – prevede infatti di uniformare le azioni di contrasto alla diffusione del coronavirus in tutti i territori definiti no cluster, ovvero non direttamente interessati dai focolai. In particolare, non prevede per questi territori, incluse quindi le Marche, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università. L’impianto dell’accordo, da cui prende vita l’ordinanza attesa nelle prossime ore, è stato condiviso anche dalla Conferenza delle Regioni”.

“Con la sua decisione, Ceriscioli – che peraltro nel corso della riunione di questa mattina non ha mai messo in discussione l’impianto dell’ordinanza si sottrae a quel coordinamento e a quella condivisione fin qui proficuamente portati avanti dal governo insieme a tutte le Regioni e agli enti locali nel solo ed esclusivo interesse dei cittadini italiani“.

“La sua decisione, peraltro – concludono – non trova riscontro in nessuna disposizione sin qui prevista dalle competenti autorità scientifiche che supportano l’azione del governo nella gestione di questa emergenza. Appare semmai del tutto sproporzionata, contraddicendo il principio di proporzionalità delle misure fin qui adottato dal governo”.

Quindi, il governo – per conto dei ministri degli Affari Regionali Francesco Boccia, dell’Istruzione Lucia Azzolina e dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi – procederà a impugnare attraverso l’Avvocatura generale dello Stato l’ordinanza della Regione Marche.

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  • Decreto-Legge del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20/02/2020 Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

Normativa emergenza Coronavirus

Ministero della Salute – normativa Coronavirus
Regione Veneto – normativa Coronavirus
Regione Lombardia – normativa Coronavirus
Regione Friuli Venezia Giulia – normativa Coronavirus
Regione Emilia-Romagna – normativa Coronavirus
Regione Piemonte – normativa Coronavirus
Provincia Autonoma di Trento
Regione Toscana – normativa Coronavirs
Regione Liguria – normativa Coronavirus

Ecco il riepilogo completo

  • 322 persone colpite da Covid-19 di cui:
    • 10 deceduti
    • 1 dimesso (guarito)

Le persone contagiate sono così suddivise per Regione:

  • 240 Lombardia (6 deceduti). Rispetto al 24 febbraio, ore 18, si è verificato un incremento di n. 40 casi.
  • 43 Veneto (1 deceduto). Rispetto al 24 febbraio, ore 18, si è verificato un incremento di n. 5 casi
  • 26 Emilia Romagna. Rispetto al 24 febbraio,ore 18, si è verificato un incremento di n. 5 casi
  • 3 Piemonte
  • 3 Lazio (si tratta di due turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani dal 30 gennaio 2020 e del ricercatore dimesso)
  • 3 Sicilia
  • 2 Toscana
  • 1 Liguria
  • 1 Trentino Alto Adige
La paura di una pandemia ha creato caos e proliferazione di fake news soprattutto sui social networkBisogna, dunque, attenersi alle comunicazioni ufficiali emanati dagli organi preposti alla gestione dell’emergenza.

La situazione emergenziale ha portato all’adozione di una serie di misure per contenere il contagio e volte a salvaguardare la pubblica sicurezza.

Ecco ciò che riguarda la scuola, allo stato attuale: ore 20.00 del 25 febbraio 2020

SCUOLE CHIUSE

Le scuole sono chiuse fino al 1° marzo in queste regioni: Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia. Allo stato attuale, si precisa, non sono chiuse in altre regioni, tranne casi a livello locale. Entro il fine settimana si deciderà se prolungherà lo stop delle attività didattiche nelle regioni già sottoposte alla misura o restringerla ulteriormente.

Le Marche, invece, hanno sospeso le lezioni fino al 4 marzo.

Falsa, al momento, la notizia di una chiusura delle scuole nel Lazio, in Calabria e in Sicilia.

Scuole aperte in Toscana dove è stata revocata la chiusura degli istituti fino al 27 febbraio del Comune di Piagncastagnaio, in provincia di Siena.

Per quanto riguarda le Università, che rimarranno aperte, gli atenei di Firenze, Pisa, Siena e Siena Stranieri hanno comunicato che, dopo consultazioni con il Ministero, nonché con la Regione Toscana, le attività didattiche non saranno sospese. L’università di Firenze e l’università di Pisa hanno tuttavia esonerato gli studenti dalla frequenza obbligatoria delle lezioni.

Anche al Sud sono regolari le lezioni, salvo alcune eccezioni a livello comunale: a Sant’Agata de’ Goti le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, nidi compresi, resteranno chiusi fino a giovedì 27 febbraio. A Eboli le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse fino al 29 febbraio così come a Scafati. Scuole chiuse nell’Agro Aversano (Caserta) e a Castellammare di Stabia (Napoli). Alunni a casa nei comuni di Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro, e Fuscaldo, in provincia di Catanzaro, fino al 29 febbraio. Scuole chiuse a Napoli per allerta meteo, mercoledì 26 febbraio.

Lezioni sospese fino al 9 marzo, ricevimento degli studenti solo a distanza, regole ferree per gli esami e divieto per i parenti dei laureandi di assistere all’esame. L’Università di Palermo adotta misure rigidissime contro la diffusione del coronavirus. Stesse misure pure per la Kore di Enna. Scuole chiuse a Palermo e provincia fino a lunedì 2 marzo compreso.

SCIOPERO 

Salta lo sciopero scuola del 6 marzo: lo annunciano tramite una nota unitaria i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti. Confermato, invece, quello indetto da Unicobas, sempre per il 6 marzo.

PROVE INVALSI

Dal 2 marzo iniziano le prove Invalsi per le classi dell’ultimo anno di scuola secondaria. Allo stato attuale non c’è uno slittamento, ma non è da escludere che nei prossimi giorni possano essere prese misure in tal senso.

MATURITÀ

Per il momento nessun pericolo per l’Esame di Stato in programma a metà giugno.

GITE

Stop alle gite e alle uscite didattiche di un giorno fino al 15 marzo nelle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia. Stop anche ai progetti di scambio e di gemellaggio. Per quelle cancellate le famiglie verranno rimborsate e le agenzie di viaggio usufruiranno degli aiuti previsti per le altre attività economiche coinvolte nell’emergenza, a meno che riescano a riprogrammarle nei prossimi mesi. Gli studenti che erano partiti per le gite prima dell’annuncio dello stop devono rientrare.

ERASMUS

Sospese tutte le iniziative legate ai progetti Erasmus che si realizzano all’interno del territorio nazionale. Questa misura è in vigore fino a nuova disposizione ministeriale.

CERTIFICATO MEDICO

Per gli studenti assenti per malattia per più di 5 giorni, dal 25 febbraio in poi (fino al 14 marzo) dovranno portare il certificato medico. Questo vale anche nelle regioni in cui è stata abolita l’obbligatorietà della presentazione del certificato, ovvero la Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, le Province autonome di Trento e BolzanoLazio e Marche.

ANNO SCOLASTICO VALIDO

Coronavirus e assenze da lavoro: le situazioni da conoscere. Il documento [PDF]

Nulla deve essere recuperato in caso di chiusura della scuola o di sospensione dell’attività didattica per evento imprevedibile o per oggettiva impossibilità di espletare la prestazione lavorativa.

Salva anche la validità dell’intero anno scolastico in caso che la chiusura prolungata delle scuole faccia scendere il limite delle lezioni annue al di sotto dei fatidici 200 giorni.

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Che cos’è il Coronavirus

Il 9 gennaio 2020 l’OMS ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno identificato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo: il 2019-nCoV. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale.

Le FAQ dell’Istituto Superiore di Sanità

Andrea Carlino

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