Viene esteso fino al prossimo 3 aprile, l’obbligo, per il rientro a scuola, di presentazione del certificato medico per le assenze per malattia superiori a 5 giorni. Vi sono due punti su cui soffermarsi: le assenze prolungate devono ricollegarsi necessariamente ad una lista predefinita di malattie infettive; inoltre, l’obbligo di presentare il particolare certificato medico vale anche per il rientro del personale scolastico (docenti, Ata e dirigenti), quindi non solo per gli alunni.
Lo specifica il Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri con misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, pubblicato nella serata del 4 marzo, definisce quindi nel dettaglio i requisiti per chiedere il certificato ai pediatri o al medico di base.
Con questi ultimi che, non a caso, si sono lamentati per essersi “trovati a certificare le avvenute settimane bianche o, nella peggiore delle ipotesi, malattie da raffreddamento che potevano nascondere qualcosa di più serio”.
Il Dpcm entra più nel dettaglio, rispetto ad una delle ultime FAQ del ministero dell’Istruzione nella quale si riportava genericamente che “fino al prossimo 3 aprile, per le assenze per malattia superiori a 5 giorni, serve il certificato medico per poter rientrare a scuola. La disposizione è valida per tutti, alunni e personale scolastico”.
Qui, di seguito, il testo incluso nel Dpcm del 4 marzo:
All’art. 4 del Dpcm (nelle disposizioni finali) si specifica che quanto previsto nel presente decreto produce “effetto dalla data di adozione del medesimo e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020”.
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