Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parla al Senato in vista del confronto decisivo al Consiglio europeo di giovedì, 23 aprile, sul pacchetto di misure economiche delineato dall’Eurogruppo e sulla “fase 2”, quella della ripartenza delle attività che si sono fermate per il lockdown. Al discorso a Palazzo Madama seguirà un altro intervento analogo del premier, alle 17:30 alla Camera: “Questo passaggio viene compiuto nella chiara della consapevolezza della necessità di coinvolgere il Parlamento tanto più in una fase in cui l’azione di governo rileva direttamente su beni primari della persona. Sulla risposta sanitaria il governo ha elaborato una strategia in cinque punti. Il primo è mantenere e far rispettare distanziamento sociale, promuovere utilizzo diffuso di dispositivi di protezione individuale fino a quando non disponibili terapia e vaccino. La app Immuni è strumento essenziale per accelerare processo di contact tracong. Sarà offerta su base volontaria e chi non vorrà scaricarla non subirà limitazioni negli spostamenti. In alcune aree del Paese si è verificata un’esplosione incontrollata dei contagi nelle case di cura. Al 19 aprile risultano distribuiti alle Regioni dalla Protezione civile 3.900 ventilatori, 105.000 tubi endotracheali e 117 milioni di mascherine”.
E ancora: “Si prospetta una fase molto complessa. Presenteremo un programma di progressive aperture che sia omogeneo su base nazionale e che ci consenta di riaprire buona parte delle attività produttive e commerciali tenendo sotto controllo la curva del contagio. Dobbiamo procedere a un allentamento delle restrizione per le attività produttive e commerciali. I motori del paese devono riavviarsi ma il riavvio deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato che riguarda anche le attività connesse. Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno modifiche e che avverrà un progressivo ma ordinato allentamento delle misure”.
Conte, poi, aggiunge: “Siamo consapevoli che una imprudenza commessa in questa fase, dettata dalla legittima aspettativa di ripartire, può compromettere tutti i sacrifici che i cittadini con responsabilità e disciplina hanno dovuto affrontare sin qui”.
E poi: “Il Governo invierà al Parlamento una ulteriore relazione contenente la richiesta di uno scostamento di bilancio non inferiore a 50 miliardi di euro per un intervento complessivo non inferiore a 75 miliardi di euro”.
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