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Coronavirus, Conte: “Riapertura di nidi, scuole materne e centri estivi da valutare”

Il premier Giuseppe Conte parla alla Camera dei Deputati per una informativa urgente sulle iniziative del Governo per la ripresa delle attività economiche: “La riapertura simultanea di attività economiche, scuole e socialità dal 4 maggio porterebbe a un incremento dei contagi incontrollato: lo dice il Comitato tecnico scientifico. Rischieremmo entro la fine dell’anno una nuova saturazione delle terapie intensive del Paese se tasso di contagio R0 tornasse superiore a 1”.

“Non possiamo ignorare che per molti bambini il pasto nelle mense scolastiche è, di norma, il più completo della giornata; oppure, ancora, che in molte famiglie mancano strumenti informatici adeguati per consentire ai figli di poter continuare a studiare anche a distanza, particolarmente in alcune aree del Paese. Al contempo, se le mura domestiche sono per molti ragazzi un luogo di amore e conforto, per altri esse possono peggiorare situazioni già a rischio, rispetto alle quali la frequenza scolastica è un potente presidio di inclusione”. Così il premier Giuseppe Conte nel corso del suo intervento alla Camera dei Deputati.

“Condivido l’urgenza di ripensare gli spazi educativi in forma dilatata, anche con una progettazione degli spazi urbani e anche con l’utilizzo dove possibile degli spazi di prossimità. Occorrerà valutare la possibile apertura in via sperimentale di nidi, scuole dell’infanzia, centri estivi e attività ludiche ed educative dedicate ai nostri bambini”, ha chiarito.

“Per questo, il Governo intende dedicare alle famiglie e ai minori lo spazio che meritano all’interno dei prossimi provvedimenti normativi: occuparsi di loro, facendo in modo che nessuno resti indietro, significa occuparsi del futuro della nostra Patria. Sarà cruciale, infine, preparare e sostenere progetti territoriali da attivare nella “Fase 2″ dell’emergenza, per tutelare il diritto al gioco e all’attività motoria dei minori, senza compromettere le norme di distanziamento sociale che dovranno essere mantenute anche dopo la riapertura delle attività produttive e commerciali e l’allentamento delle restrizioni agli spostamenti. In particolare, condivido l’urgenza di ripensare gli spazi educativi in forma dilatata, anche tramite una nuova progettazione degli ambiti urbani e l’utilizzo, laddove possibile, degli spazi di prossimità”, aggiunge.

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Andrea Carlino

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