Spinta sul lavoro agile in favore del personale complessivamente inteso e sul lavoro flessibile con un occhio di riguardo per i dipendenti delle Pa affetti da patologie pregresse, che usano i trasporti pubblici o che hanno carichi familiari ulteriori connessi alle eventuali chiusure di asili e scuole dell’infanzia. Preferenza per riunioni, convegni e momenti formativi svolti con modalità telematiche.
Sono questi alcuni dei contenuti della direttiva emanata dalla Funzione pubblica e indirizzata a tutte le amministrazioni, che successivamente ne assicurano l’estensione a società controllate ed enti vigilati.
Tra le misure vi sono quelle organizzative ad hoc per le prove concorsuali, in modo da evitare un’eccessiva vicinanza tra i candidati.
Il rafforzamento della pulizia e dell’aerazione dei locali di lavoro, la raccomandazione di evitare sovraffollamenti, ma anche una maggiore dotazione di presidi di igiene e, soltanto per specifiche attività e laddove l’autorità sanitaria lo prescriva, di protezione individuale come mascherine e guanti monouso. Infine, diffusione del decalogo di regole di comportamento utili alla sicurezza dei pubblici dipendenti e dell’utenza.
La direttiva potrà comunque essere integrata o modificata in ragione dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria.
Dai viaggi di istruzione, alla didattica a distanza nelle scuole dove le attività sono sospese per l’emergenza sanitaria. È stato firmato ieri sera il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con ulteriori misure di contenimento dell’epidemia, comprese quelle per il mondo della scuola.
In particolare, per effetto del provvedimento, sono sospesi fino al 15 marzo 2020 i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche. È possibile esercitare il diritto di recesso come previsto dal codice del turismo. Fino al prossimo 15 marzo la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia di durata superiore a cinque giorni avverrà solo dietro presentazione di certificato medico.
I dirigenti scolastici delle scuole in cui l’attività didattica è stata sospesa per l’emergenza sanitaria possono attivare, di concerto con gli organi collegiali competenti e per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza, ponendo particolare attenzione alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
Il Ministero dell’Istruzione è al lavoro, attraverso la propria task force, per supportare le scuole per la didattica a distanza. Si partirà dalle numerose buone pratiche già messe in campo dalle scuole. E si lavorerà anche con realtà pubbliche e private che collaborano da tempo con il dicastero e che metteranno a disposizione contenuti e supporti digitali.
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