I lettori ci scrivono

Gite scolastiche, il coronavirus ha interrotto un percorso

Lo scorso anno, in questo periodo, il visitatore che si fosse trovato a passeggiare tra i templi di Paestum o tra le rovine di Pompei e Ercolano o, ancora, ad attraversare le sale risplendenti
della Reggia di Caserta o ad ammirare i dipinti della Pinacoteca di Capodimonte, avrebbe condiviso le proprie emozioni con la moltitudine di studenti e insegnanti che, da marzo a maggio, affollano i principali siti della nostra Regione.

La primavera, da sempre, è la stagione scelta dagli istituti scolastici per organizzare i viaggi d’istruzione. E’, anche, il periodo di maggior lavoro per le guide turistiche, impegnate ad accompagnare le scolaresche alla scoperta del patrimonio storico, artistico ed archeologico che li circonda.

E’ compito della guida turistica completare il lavoro, fatto in classe, dall’insegnante e arricchire la lezione teorica con i dettagli presentati dal vero. Le uscite didattiche costituiscono un momento di arricchimento culturale per gli allievi, sono iniziative complementari alle attività curricolari.

Il compito della guida turistica è quello di rendere accattivante ciò che si è studiato sui libri, di trasformare il racconto dell’evento storico in qualcosa che si può toccare, guardare e rivivere.

La guida che accompagna una scolaresca lungo gli antichi cardi e decumani di Pompei o Ercolano può far viaggiare nel tempo, con la fantasia e la suggestione, lo studente, può trasportarlo nel passato, può trasmettergli l’atmosfera che si respirava in una città romana di 2000 anni fa.

Con la stessa capacità, attraversando i vicoli del centro storico di Napoli o le sale del MANN, lo invita a cogliere i dettagli, i particolari che, altrimenti, sarebbero passati inosservati.

La guida turistica, con alla base una solida preparazione e una buona esperienza, è uno dei professionisti complementari nel percorso formativo di un allievo, percorso che comincia in
aula, con l’insegnante, e trova una verifica nella visita didattica, nel momento in cui si riconoscono, dal vivo, i luoghi e si rivivono i fatti raccontati nei libri di testo.

Tutto ciò, questa primavera, non avrà luogo, interrotto bruscamente dall’emergenza sanitaria che stiamo ancora vivendo.

La chiusura delle scuole, decretata dal Governo, dei musei, dei siti
storici, artistici e archeologici, ha sospeso un percorso, privando gli studenti di un’esperienza che li avrebbe arricchiti.

Dall’altro lato, le guide turistiche hanno visto sfumare un’intera
stagione lavorativa con un azzeramento delle entrate, non più recuperabile. Una perdita, insanabile, per tutti.

 

Ivana Calembo

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024