Come è noto, durante la peste del 1348 alcuni giovani, i protagonisti del Decameron, si ritirarono in una casa di campagna e per sopravvivere alla paura, si raccontavano storie a turno.
Ebbene una esperienza simile, ma coi mezzi tecnologici del terzo millennio, e considerato pure che non è pensabile isolarsi in un luogo di campagna, come fecero i giovani narratori del Boccaccio, è stata pensata da una giovane insegnante che in questo modo ha coinvolto i suoi studenti durante le giornate di chiusura delle scuole, proseguendo così l’insegnamento a distanza.
Su Whatsapp del gruppo-alunni ecco allora #decameronchallenge: la prof lancia il tema della giornata del Decameron, lei prima racconta una novella vera di Boccaccio e lascia ai ragazzi la possibilità di inventare una storia per ciascuno, su quel tema. Il passo successivo è condividerla tramite messaggio vocale.
Nessun limite alla fantasia: “Unico paletto è la cura per la struttura narrativa e per l’esposizione, che deve essere quasi recitata. I più timidi hanno chiesto di mandare il proprio elaborato per iscritto e ho accordato il permesso per non frenare la loro fantasia”.
Per permettere ai candidati di esercitarsi, abbiamo raccolto alcune prove degli ultimi cicli, di diverse…
Nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 7 aprile, è stato pubblicato il DL Scuola, il decreto legge…
Con l’emanazione della Circolare n. 8 del 7 aprile 2025, il Dipartimento della Ragioneria Generale…
Nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 7 aprile, è stato pubblicato il DL Scuola, il decreto legge…
Presentato questa mattina nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, il progetto “Oltre le…
Come fondatore del gruppo Scuola Bene Comune (SBC), da anni impegnato nella tutela della scuola…