All’Accademia di Belle Arti di Frosinone si sarebbe verificata una sassaiola contro studenti cinesi dopo il caso di una studentessa cinese malata, risultata poi negativa al test, ma che aveva pure portato alla chiusura cautelativa dell’Accademia.
I commenti
«È un episodio gravissimo, senza precedenti, un’autentica vergogna. Mi auguro che gli autori di questa follia possano essere perseguiti dalla giustizia e si rendano conto dell’assurdità che hanno commesso, nella speranza che vogliano pentirsi e chiedere scusa»: così alcuni commenti.
Zingaretti
«Io sono senza parole, spero che i responsabili siano coscienti di dover rispondere di questa vergogna. Se la disinformazione porta addirittura a gesti pericolosi come questo, dobbiamo impegnarci tutti e di più per raccontare la verità e le notizie corrette. Solidarietà alle vittime di una vera e propria aggressione”. Così su Facebook il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti.
Le forze politiche
L’episodio è stato duramente condannato da alcune forze politiche: “Quanto accaduto a Frosinone, il lancio di sassi contro degli studenti cinesi, è gravissimo e inaudito. Né la paura né l’ignoranza giustificano o riducono la disumanità di questo atto. Sono vicina ai ragazzi aggrediti e alla comunità di Frosinone: questa ferita richiederà tempo, responsabilità e cura da tutta la comunità per essere sanata. Ne avremo bisogno, se vogliamo restare umani e civili”. Lo scrive su Facebook il ministro della Famiglia e le pari opportunità, Elena Bonetti.
Tutto falso?
In serata è intervenuta la direttrice della scuola: “All’interno dell’Accademia – ha tenuto a sottolineare – non si è verificato alcun episodio di violenza. Se degli episodi si sono verificati all’esterno la direzione non ne è a conoscenza e chiaramente si tratta di episodi da stigmatizzare”.
Il sindaco: fatti mai avvenuti
Ma questi fatti, secondo il sindaco, non sono mai avvenuti: la sassaiola è “fantomatica” ed è “il frutto della bassezza di livello a cui alcuni insegnanti giungono oggi nella ricerca di pubblicità gratuita”. Critiche anche per quei “politici che preferiscono trascorrere ore intere a rincorrere fake e post inventati di sana pianta, al solo scopo di collezionare ‘mi piace'”.