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Coronavirus: le adolescenti più depresse

Ad essere più colpite dalla sindrome depressiva per “mancanza di scuola” sono le ragazze, come dimostrerebbe uno studio dell’associazione di psicologi «Donne e qualità della vita» che su oltre 600 giovanissimi dai 12 ai 19 anni ha rilevato come siano  le ragazze a manifestare più sintomi (nel 68% dei casi) rispetto ai ragazzi (42%).

Depressione più diffusa al nord

La depressione è più diffusa al Nord, con il 44% dei casi, mentre al Sud si scende al 33%. Secondo la ricerca, la manifestazione maggiore della depressione è quella degli stati d’ansia (per il 18% degli intervistati), poi vengono gli attacchi di panico (16%), la perdita di energie (14%), il senso di fatica e spossatezza (13%), i disturbi della concentrazione e della memoria (10%), l’agitazione motoria e il nervosismo (8%), la perdita o l’aumento di peso (7%), l’insonnia, l’ipersonnia o comunque i disturbi del sonno (5%), i dolori fisici (2%) e, nell’1% dei casi, le regressioni comportamentali.

Ai ragazzi manca la scuola


Sembra infine che a mancare di più sia la scuola col 19% di risposte,  seguita dalla possibilità di uscire (18%), incontrare gli amici (16%), vedere i propri nonni o parenti (14%), lo svago e i divertimenti (10%), l’esercizio fisico in libertà, specie all’aria aperta (7%), ballare (5%), andare al cinema (4%), andare allo stadio (3%) e trascorrere i weekend fuori porta (2%).

La lotta alla depressione

Per combattere la depressione nel 5% dei casi, si affidano ai social network e ai loro idoli del web come Favij o LaSabri della scuderia Web Stars Channel. Altri, il 31%, seguono le loro serie tv preferite sulle piattaforme streaming; poi c’è un 28% che non vede l’ora di svagarsi con alcuni dei dj set più in voga.

Circa il 23%, naturalmente, si tiene aggiornato sulla scuola tra compiti, studi, ripassi e didattica a distanza; seguono i videogiochi (20%). Il 19% si diletta in esercizi fisici. Il 15%, invece, legge libri.

Pasquale Almirante

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