Si susseguono le voci sul blocco delle lezioni per le scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia per ragioni di sicurezza in merito all’emergenza coronavirus.
La Regione Marche aveva già pronta l’ordinanza, ma il premier Giuseppe Conte ha bloccato tutto.
Anche la Regione Calabria era pronta a bloccare le attività didattiche per una settimana, ma si aspetta il vertice di domattina tra il governo e le Regioni per prendere un’iniziativa comune che coinvolge tutti gli enti locali sul territorio nazionale.
“È indispensabile che ci sia un solo centro di coordinamento per la gestione dell’emergenza in cui siano pienamente coinvolte tutte le regioni e con la guida del nostro coordinamento scientifico. Così sta funzionando, come dimostrano le ordinanze firmate nella giornata di ieri. Non servono scelte unilaterali di singoli territori”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine della task-force nella sede della Protezione Civile.
Non si può escludere allo stato attuale nessuna ipotesi, nemmeno quella di un blocco delle scuole per sette giorni da mercoledì 26 febbraio fino a martedì 3 marzo incluso.
Per evitare voci incontrollate e alimentare fake news, si consiglia di attenersi ai comunicati ufficiali che saranno prontamente pubblicato sul sito della Tecnica della Scuola appena saranno disponibili.
La mappa dell’ateneo di Baltimora (clicca qui)
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Il 9 gennaio 2020 l’OMS ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno identificato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo: il 2019-nCoV. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale.
Le FAQ dell’Istituto Superiore di Sanità
L’11 febbraio, l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal 2019-nCoV è stata chiamata COVID-19 (Corona Virus Disease).
Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. La maggior parte delle persone infette da coronavirus comuni guarisce spontaneamente.
Riguardo il nuovo coronavirus 2019-nCoV, non esistono al momento terapie specifiche, vengono curati i sintomi della malattia (così detta terapia di supporto) in modo da favorire la guarigione, ad esempio fornendo supporto respiratorio.
È possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo se stessi e gli altri, seguendo alcuni accorgimenti: lavati spesso le mani (dopo aver tossito/starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono sporche in qualunque modo).
In ambito assistenziale (ad esempio negli ospedali) segui i consigli degli operatori sanitari che forniscono assistenza.
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