Lo scrittore Luis Sepulveda è morto per coronavirus nell’Ospedale Universitario Central de Asturias (Oviedo), dove era stato ricoverato a fine febbraio, dopo avere contratto il coronavirus.
Lo scrittore cileno, che viveva da diversi anni nella città di Gijon, aveva partecipato a fine febbraio a un festival letterario, il Povoa do Varzim al festival Correntes d’Escrita, accompagnato dalla moglie, in Portogallo.
Dopo l’evento, entrambi erano rimasti a casa di alcuni amici e poi erano tornati in Spagna. Anche la moglie, la 66enne poetessa Carmen Yáñez era risultata positiva ma le sue condizioni sono migliorate,
Autore di oltre 20 romanzi, libri di viaggio, saggi e sceneggiature, tra i suoi lavori, ricordiamo “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, il romanzo del 1989 che gli diede notorietà e “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.
Sulla scia di questo suo titolo acclamato arriveranno poi negli anni “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico”, “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”, “Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà”, e da ultimo nel 2018 “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa”.
Il ricordo della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina
Diciamo addio, con dolore, a #Sepulveda. Non dimenticheremo quanto ci ha trasmesso con i suoi libri, le sue parole, le sue storie. pic.twitter.com/cEZecVdrP7
— Lucia Azzolina (@AzzolinaLucia) April 16, 2020