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Coronavirus, perchè gli Ata devono andare a scuola? L’appello di Federata a Conte e Azzolina

Tra i vari appelli di associazioni e sindacati di categoria per chiudere totalmente le scuole, nei giorni di emergenza da Coroanavirus, c’è anche quello di Giuseppe Mancuso, presidente nazionale Federata: in un video, spiega i motivi della richiesta, partendo da fatto che  “noi Ata, ancora oggi, non veniamo considerati dal ministro dell’Istruzione, dalla politica e dall’attuale Governo”.

La scuola è un comparto a sé

“Non comprendiamo come, in un momento così tragico, il personale Ata viene tenuto a scuola: a fare cosa? A tenere in vita quali servizi minimi? Tutte le direttive, anche quella dei capi dipartimento Bruschi e Boda (il riferimento è alla Nota 279 del 8 marzo 2020 ndr), dicono che gli Ata devono andare a scuola”.

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Nota prot. 279 dell’8 marzo 2020

“Eppure – continua Mancuso – ragazzi non ci sono più da due settimane. E siccome il comparto scuola è a sé, perché frequentato dagli alunni e dai genitori, non essendovi loro, per quale motivo gli Ata devono andare a scuola?”.

La sanificazione non compete agli ausiliari

“I dirigenti scolastici, inoltre, chiedono a volte di sanificare la scuola dai collaboratori scolastici, ma questo compete agli enti pubblici: i dirigenti in questo modo si prendono una responsabilità immane. Se qualche dipendente si ammala, rischiano di essere denunciati”.

“Invito tutto il personale Ata, laddove le scuole non sono state sanificate, essendo passati 20 giorni dalla prima direttiva, a non andare a scuola”.

“Anche mantenere due o quattro Ata non serve, perché manca il servizio minimo garantito, il quale comunque deve essere collocato nella sede della dirigenza e non negli altri plessi”, sottolinea il sindacalista.

I sindacati firmatari cambino contratto

“Anche la vicinanza dei sindacati di comparto agli Ata – continua – è una sciocchezza, perché il contratto che loro hanno firmato prevede” lo scenario di questi giorni: “i sindacati firmatari devono cambiare contratto”.

Inoltre, “qualche preside sta chiedendo agli Ata di stare a casa prendendo le ferie di quest’anno: non funziona così.

“Il personale Ata, nella drammaticità della situazione attuale, si trova a combattere contro il mondo intero: questo avviene anche perché i Dsga, gli amministrativi, i tecnici e i collaboratori scolastici non sono uniti”. È ora di cambiare.

La lettera al Governo e al ministero

Il sindacato, quindi, con una lettera inviata anche al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, ha chiesto ufficialmente “l’immediata chiusura delle scuole con la logica conseguenza che il personale Ata deve rimanere a casa senza far fronte alle ferie dell’a.s. precedente e senza far fronte alle ore straordinarie fin qui svolte”.

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Alessandro Giuliani

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