La situazione di emergenza generata dal coronavirus si sta espandendo velocemente non solo in Italia ma in gran parte del mondo.
L’UNESCO ha pubblicato un report che ci aiuta capire qual è il quadro attuale.
Ad oggi, così come segnala l’Unesco, sono già 16 i paesi del mondo che hanno fermato ogni attività educativa ‘in presenza’, per un totale di più di 360 milioni di studenti a casa (tra scuole e università).
In altre parti del mondo, invece, le scuole sono state chiuse in modo parziale. Ad esempio, in Francia lo stop sta riguardando solo i dipartimenti dell’Oise e dell’Alto Reno, la Corsica e alcune città sparse.
Scuole chiuse a macchia di leopardo anche in Germania: per il momento le regioni interessare sono la Baviera, la Bassa Sassonia, il Baden-Wurttemberg, la Renania Settentrionale-Vestfalen, il Brandeburgo più qualche scuola qui e là. Stesse dinamiche in Grecia, Portogallo, Regno Unito, Slovacchia e Ucraina.
Pausa forzata anche in India, Cambogia, in Vietnam, nel sud del Pakistan, in Palestina, in alcune aree delle Filippine. Pure gli Stati Uniti iniziano pian piano a chiudere le scuole. Alla fine, considerando solo queste nazioni, con lo stop generale si arriverebbe a 567 milioni di studenti (495 di scuola, 72 di università).
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