Dopo Torino e Milano, il coronavirus arriva a Venezia. Il decreto emesso dal governo prevede l’isolamento per 50 mila cittadini e 3 mesi di carcere a chi lo viola.
Scuole e università chiuse in Lombardia, Veneto e Piemonte. Le tre Regioni maggiori del Nord hanno deciso di fermare le lezioni in tutte le classi per cercare di arginare il contagio da coronavirus. Ufficiale la decisione per le prime due regioni, mentre per il Piemonte si attende l’ufficialità.
La rapida diffusione del virus porta l’Italia al quarto posto nella classifica mondiale dei contagiati, a ridosso del terzo posto occupato dal Giappone.
“Da questa sera è previsto il blocco del Carnevale di Venezia e di tutte le manifestazioni anche sportive fino al 1 marzo compreso”. Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia parlando a Sky delle misure di contrasto al Coronavirus. Nei prossimi giorni in Veneto saranno evitate “tutte quelle che sono le aggregazioni, private e pubbliche”. A dirlo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha stabilito anche “la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in Veneto fino al 1 marzo compreso”. “Evitiamo problemi”, ha detto Zaia, spiegando che sono state prese “misure drastiche”. “E’ la vicenda più grave che mi sono trovato ad affrontare”, ha concluso.
Prevista anche la chiusura di tutte le scuole della Lombardia l’ordinanza sul coronavirus firmata dal presidente Attilio Fontana di concerto con il ministro della salute Roberto Speranza.
L’ordinanza, si legge in una nota della Regione, prevede la “sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza”.
Già annunciata ieri sera la chiusura di tutte le università della Regione.
Stop immediato alle gite scolastiche, in attesa dell’applicazione del decreto legge di ieri. Lo annuncia il Miur in una nota diffusa oggi sul proprio sito. “Il Ministero dell’Istruzione informa che, in attesa dell’adozione formale dell’ordinanza prevista dal decreto approvato in Consiglio dei Ministri, per motivi precauzionali, i viaggi di istruzione vanno comunque sospesi a partire già da oggi domenica 23 febbraio 2020. Si ringraziano le scuole e i dirigenti scolastici per la collaborazione”.
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Il 9 gennaio 2020 l’OMS ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno identificato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo: il 2019-nCoV. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale.
Le FAQ dell’Istituto Superiore di Sanità
L’11 febbraio, l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal 2019-nCoV è stata chiamata COVID-19 (Corona Virus Disease).
Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. La maggior parte delle persone infette da coronavirus comuni guarisce spontaneamente.
Riguardo il nuovo coronavirus 2019-nCoV, non esistono al momento terapie specifiche, vengono curati i sintomi della malattia (così detta terapia di supporto) in modo da favorire la guarigione, ad esempio fornendo supporto respiratorio.
È possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo se stessi e gli altri, seguendo alcuni accorgimenti: lavati spesso le mani (dopo aver tossito/starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono sporche in qualunque modo).
In ambito assistenziale (ad esempio negli ospedali) segui i consigli degli operatori sanitari che forniscono assistenza.
Non è raccomandato l’utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi.
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