Presso la sede del Dipartimento della protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile in merito all’emergenza coronavirus.
Secondo i dati forniti dalle regioni e dal Ministero della Salute al momento risultano contagiate 400 persone in 9 regioni e una Provincia autonoma.
Nel dettaglio: i casi accertati di Coronavirus in Lombardia sono 258, 71 in Veneto, 47 in Emilia-Romagna, 11 in Liguria, 3 in Piemonte, 3 nel Lazio, 3 in Sicilia, 2 in Toscana, uno nelle Marche e uno a Bolzano. I pazienti ricoverati con sintomi sono 128, 36 sono in terapia intensiva, mentre 221 si trovano in isolamento domiciliare. Tre persone sono guarite, mentre 12 sono decedute.
La paura di una pandemia ha creato caos e proliferazione di fake news soprattutto sui social network. Bisogna, dunque, attenersi alle comunicazioni ufficiali emanati dagli organi preposti alla gestione dell’emergenza coronavirus.
La situazione emergenziale ha portato all’adozione di una serie di misure per contenere il contagio e volte a salvaguardare la pubblica sicurezza.
Le scuole sono chiuse fino al 1° marzo in queste regioni: Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia. Allo stato attuale, si precisa, non sono chiuse in altre regioni, tranne casi a livello locale. Entro il fine settimana si deciderà se prolungherà lo stop delle attività didattiche nelle regioni già sottoposte alla misura o restringerla ulteriormente.
Scuole chiuse (interruzione dell’attività didattica) in Campania fino a sabato 29 febbraio. Le Marche, invece, hanno sospeso le lezioni fino a mercoledì 4 marzo.
Scuole aperte in Toscana dove è stata revocata la chiusura degli istituti fino al 27 febbraio del Comune di Piagncastagnaio, in provincia di Siena.
Per quanto riguarda le Università, che rimarranno aperte, gli atenei di Firenze, Pisa, Siena e Siena Stranieri hanno comunicato che, dopo consultazioni con il Ministero, nonché con la Regione Toscana, le attività didattiche non saranno sospese. L’università di Firenze e l’università di Pisa hanno tuttavia esonerato gli studenti dalla frequenza obbligatoria delle lezioni.
Anche al Sud sono regolari le lezioni, salvo alcune eccezioni a livello comunale: a Sant’Agata de’ Goti le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, nidi compresi, resteranno chiusi fino a giovedì 27 febbraio. A Eboli le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse fino al 29 febbraio così come a Scafati. Scuole chiuse nell’Agro Aversano (Caserta) e a Castellammare di Stabia (Napoli). Alunni a casa nei comuni di Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro, e Fuscaldo, in provincia di Catanzaro, fino al 29 febbraio. Scuole chiuse a Napoli fino a sabato 29 febbraio.
Lezioni sospese fino al 9 marzo, ricevimento degli studenti solo a distanza, regole ferree per gli esami e divieto per i parenti dei laureandi di assistere all’esame. L’Università di Palermo adotta misure rigidissime contro la diffusione del coronavirus. Stesse misure pure per la Kore di Enna. Scuole chiuse a Palermo e provincia fino a lunedì 2 marzo compreso.
Salta lo sciopero scuola del 6 marzo: lo annunciano tramite una nota unitaria i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti. Confermato, invece, quello indetto da Unicobas, sempre per il 6 marzo.
Dal 2 marzo iniziano le prove Invalsi per le classi dell’ultimo anno di scuola secondaria. Allo stato attuale non c’è uno slittamento, ma non è da escludere che nei prossimi giorni possano essere prese misure in tal senso.
Per il momento nessun pericolo per l’Esame di Stato in programma a metà giugno.
Stop alle gite e alle uscite didattiche di un giorno fino al 15 marzo nelle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia. Stop anche ai progetti di scambio e di gemellaggio. Per quelle cancellate le famiglie verranno rimborsate e le agenzie di viaggio usufruiranno degli aiuti previsti per le altre attività economiche coinvolte nell’emergenza, a meno che riescano a riprogrammarle nei prossimi mesi. Gli studenti che erano partiti per le gite prima dell’annuncio dello stop devono rientrare.
Sospese tutte le iniziative legate ai progetti Erasmus che si realizzano all’interno del territorio nazionale. Questa misura è in vigore fino a nuova disposizione ministeriale.
Per gli studenti assenti per malattia per più di 5 giorni, dal 25 febbraio in poi (fino al 14 marzo) dovranno portare il certificato medico. Questo vale anche nelle regioni in cui è stata abolita l’obbligatorietà della presentazione del certificato, ovvero la Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, le Province autonome di Trento e Bolzano, Lazio e Marche.
Nulla deve essere recuperato in caso di chiusura della scuola o di sospensione dell’attività didattica per evento imprevedibile o per oggettiva impossibilità di espletare la prestazione lavorativa.
Salva anche la validità dell’intero anno scolastico in caso che la chiusura prolungata delle scuole faccia scendere il limite delle lezioni annue al di sotto dei fatidici 200 giorni.
NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO
Dai viaggi di istruzione, alla didattica a distanza nelle scuole dove le attività sono sospese per l’emergenza sanitaria. È stato firmato ieri sera il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con ulteriori misure di contenimento dell’epidemia, comprese quelle per il mondo della scuola.
In particolare, per effetto del provvedimento, sono sospesi fino al 15 marzo 2020 i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche. È possibile esercitare il diritto di recesso come previsto dal codice del turismo. Fino al prossimo 15 marzo la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia di durata superiore a cinque giorni avverrà solo dietro presentazione di certificato medico.
I dirigenti scolastici delle scuole in cui l’attività didattica è stata sospesa per l’emergenza sanitaria possono attivare, di concerto con gli organi collegiali competenti e per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza, ponendo particolare attenzione alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
Il Ministero dell’Istruzione è al lavoro, attraverso la propria task force, per supportare le scuole per la didattica a distanza. Si partirà dalle numerose buone pratiche già messe in campo dalle scuole. E si lavorerà anche con realtà pubbliche e private che collaborano da tempo con il dicastero e che metteranno a disposizione contenuti e supporti digitali.
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Il 9 gennaio 2020 l’OMS ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno identificato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo: il 2019-nCoV. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale.
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