Personale

Coronavirus scuole, mobilità: serviranno indicazioni precise per evitare assembramenti negli uffici

Riceviamo da Carmelo Cerenzia, Coordinatore Generale di FLP Scuola, un’interessante lettera, indirizzata alla Ministra Azzolina, a Luigi Fiorentino, Giovanna Boda e Marco Bruschi, in cui vengono evidenziate alcune problematiche relative alle imminenti procedure di mobilità.

In particolare, la FLP denuncia come sia alquanto rischioso avviare le procedure in un momento come questo, in cui si chiede alle persone di muoversi il meno possibile. Infatti, come si rileva nella lettera, la presentazione delle domande di trasferimento/passaggio di ruolo ha sempre rappresentato un momento molto caotico per il personale scolastico, che spesso necessita di consulenze “dal vivo” per la compilazione delle istanze, nonché di doversi recare presso gli Ambiti territoriali per presentare documentazione utile ai fini della mobilità o presso altri uffici pubblici per recuperare documenti anagrafici o sanitari. Con il rischio pertanto di un afflusso eccessivo nelle scuole, negli uffici periferici del Miur e di altre pubbliche amministrazioni.

Riportiamo di seguito il testo della lettera:

“Il 5 marzo scorso si è tenuto l’incontro con le OO.SS. rappresentative del comparto scuola, per l’esame della delicata situazione che sta vivendo il paese a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019.

In tale riunione, fra l’altro, si è anche trattato il tema della mobilità del personale della scuola per l’a.s. 2020/2021, prevedendo, almeno così si apprende da fonti giornalistiche e comunicati stampa, una possibile pubblicazione della annuale Ordinanza Ministeriale in tempi brevi, con la previsione anche dell’11 marzo come data di avvio per la presentazione delle domande di mobilità.

Ebbene, proprio tale indicazione, desta non poche preoccupazioni, non solo per quanto ci riguarda, ma anche da parte del personale scolastico. È, infatti, noto, che la presentazione delle domande di mobilità ha da sempre rappresentato un momento di difficoltà per i docenti e personale ATA nel produrre, compilare e documentare tale istanza, con l’esigenza di recarsi sia presso le istituzioni scolastiche che presso le stesse organizzazioni sindacali per ricevere consulenza ed assistenza nella compilazione delle predette domande.

Non poche volte, poi, lo stesso personale si reca presso gli uffici territoriali del Ministero dell’Istruzione per acquisire spiegazioni in ordine alla propria posizione di soprannumerarietà ovvero per la presentazione di documentazione medica e familiare.

Orbene, tale complessa procedura, ove fosse posta in essere in questo delicato momento (non da ultimo si sottolinea che spesso per usufruire di precedenze il personale deve anche recarsi presso gli uffici anagrafe dei comuni e strutture sanitarie), determinerebbe un notevole afflusso negli uffici periferici del MIUR, nelle scuole, presso le strutture deputate a rilasciare documentazioni anagrafiche e sanitarie, e nelle stesse organizzazioni sindacali, vanificando tutte le iniziative adottate per evitare affollamenti e accesso indiscriminate in strutture pubbliche e private (con notevole difficoltà di gestione non essendo possibile una gestione “a distanza”).

Sono consapevole che l’eventuale slittamento della pubblicazione della Ordinanza Ministeriale e del termine di presentazione delle domande, comporterà, come logica conseguenza, uno sfasamento del cronoprogramma previsto per l’attività informatica e le successive procedure di determinazione dell’organico, ma, in una situazione di tale gravità, appare evidente che occorre in tutti i modi salvaguardare la salute pubblica e quella dei lavoratori, cercando di venire incontro alle esigenze dei docenti e del personale ATA che deve fare scelte oculate e ponderate, con la necessaria assistenza qualificata sia degli uffici e scuole del Ministero che delle stesse organizzazioni sindacali.

All’onorevole Ministra chiedo, pertanto, di prendere in considerazione quanto sopra esposto e diramare indicazioni precise affinché siano adottate le misure più opportune nella gestione della procedura di mobilità, in modo da rassicurare le famiglie e il personale tutto”.

Redazione

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