Ci sarebbe anche la chiusura totale delle scuole, almeno fino al 3 aprile, in luogo della sospensione delle attività didattiche, all’interno del maxi-decreto da 25 miliardi di euro che il Governo si appresta varare nel week end per contrastare l’emergenza Coronavirus: la notizia ha preso corpo nelle ultimissime ore ed ha avuto conferme da alcuni rappresentanti istituzionali.
La disposizione del Consiglio dei ministri – che lascerebbe a casa per almeno tre settimane anche il personale Ata e i dirigenti scolastici, fino ad oggi invece in servizio, tranne una parte coinvolta nella turnazione e nel lavoro “agile” – fa parte del “pacchetto” di misure straordinarie che prevedono una stretta ulteriore alle disposizioni di contenimento dei rischi di contagio del virus Conid-19.
Una decisione, quella del Governo, su cui hanno hanno influito le notizie degli ultimi giorni, sul numero il numero di persone colpite dal temuto virus: oltre 15 mila contagiati, quasi 200 vittime in ventiquattrore e oltre 1.100 persone in terapia intensiva.
Nota prot. 279 dell’8 marzo 2020
Intanto, mentre il Governo si appresta a varare la decisione della chiusura delle scuole a livello nazionale, ci sono delle Giunte che stanno anticipando i tempi.
Come quella del Comune di Napoli, che ha chiuso le scuole comunali e gli asili nido per cui il Dpcm aveva già precedentemente sospeso l’attività didattica.
La decisione era stata annunciata nei giorni scorsi dall’assessore all’Istruzione, Annamaria Palmieri, in virtù del ”malcontento” del personale scolastico. La chiusura è contenuta nella delibera approvata nella tarda serata di ieri dalla Giunta de Magistris.
Per le scuole statali, invece, bisognerà attendere il decreto del Consiglio dei ministri, comunque in procinto di essere pubblicato: una sorta di manovra di bilancio anticipata, che potrebbe anche chiarire qualche aspetto su come terminerà il più tribolato anno scolastico dopo la fine della seconda guerra mondiale.
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