Le famiglie italiane cercano di combattere gli aumenti del corredo scolastico principalmente in un modo: “riciclando” i materiali e le attrezzature scolastiche dell’anno passato. A sostenerlo è il Centro studi “Di Benedetto” di KRLS Network, che ha realizzato un’indagine sul tema per Contribuenti.it. Dallo studio è emerso che l’85% del corredo scolastico come quaderni, penne, colori, astucci e zainetti e altri oggetti di uso comune usati nei precedenti anni verranno riciclati nel nuovo anno scolastico 2013-2014.
La tendenza al riutilizzo è in aumento: è passata dal 74% dello scorso anno all’ 85% di quest’anno. I ricercatori hanno anche cercato di comprendere per quale ragione quest’anno si riciclerà il corredo scolastico: il 62% del campione intervistato ammette che lo fa per ristrettezze economiche, il 25% perché teme il nuovo redditometro dell’Agenzia delle Entrate ed il 13% perche lo fa abitualmente.
“Di fronte alla crisi economica – spiega Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – gli studenti reagiscono sfoderando tutta la creatività italiana, la stessa che in altri momenti ha dato lustro al Made in Italy. A volte basta una piccola modifica per riciclare un prodotto. Più volte è capitato di gettare via prodotti in ottimo stato solo per esigenze consumistiche”.
Tuttavia non tutti lo fanno allo stesso modo. Napoli, Aosta, Pescara, Rimini, Roma, Firenze, Udine, Caserta, Milano, Prato e Campobasso sono le città dove si ricicla di più, con percentuali intorno al 90%, mentre Milano, Imperia, Torino, Genova, Bologna, Terni, Rieti, Salerno, Potenza e Benevento sono tra le città dove il riciclo si attesta vicino al 80%. Una percentuale più bassa, ma sempre altissima.