Categorie: Mobilità

Correttivi sulla mobilità dei prof con legge stabilità 2016?

La riforma della scuola, tenacemente voluta dal governo Renzi, sta creando grande smarrimento in tantissimi docenti, per le molte novità che tale legge introduce.

Uno dei punti più dibattuti, è senz’altro il tema della mobilità degli insegnanti. La legge 107/2015 sembrerebbe porre le basi per il superamento definitivo delle tradizionali fasi di mobilità.
Infatti nella scuola, fino all’anno scolastico 2014-2015, i trasferimenti avvenivano per fasi.
Prima c’erano i trasferimenti della fase comunale, dove docenti titolari in un dato comune si spostavano di scuola, ma all’interno dello stesso comune; poi c’era la fase provinciale, dove i docenti si spostavano tra comuni diversi della stessa provincia; infine la mobilità si concludeva con la fase interprovinciale, i passaggi di ruolo e di cattedra. In ogni caso i docenti che si trasferivano, acquisivano sempre la titolarità in una scuola. A partire dall’anno 2016/2017, per le novità introdotte dalla legge 107/2015, i docenti che decideranno di andare in mobilità, perderanno la titolarità della scuola, potranno scegliere di inserirsi negli ambiti territoriali di una data regione o forse anche più di una e diventeranno titolari regionali.
Ricordiamo che per il comma 68 art.1 della legge 107/2015, l’organico dell’autonomia, che comprenderà l’organico di diritto e quello potenziato, sarà ripartito tra gli ambiti territoriali di una regione, dal dirigente preposto all’ufficio scolastico regionale. Quindi nell’anno scolastico 2016/2017, i docenti che si vorranno trasferire, compresi quelli in esubero o soprannumerari, dovranno inserirsi in un ambito territoriale.
Il comma 108 della legge 107/2015 stabilisce che i docenti assunti a tempo indeterminato entro l’anno scolastico 2014/2015, partecipa, a domanda, alla mobilità per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di attuale titolarità.
Successivamente, i docenti delle GaE, assunti a tempo indeterminato a seguito delle fasi B e C e assegnati su sede provvisoria per l’anno scolastico 2015/2016, partecipano per l’anno scolastico 2016/2017 alle operazioni di mobilità su tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale.
Dalla mobilità straordinaria a livello nazionale sono esclusi i docenti entrati in ruolo nella fase 0 e nella fase A ed inoltre anche chi è entrato in ruolo da GM nella fase B e C.
In buona sostanza assisteremo ad uno spezzatino di mobilità che sta scontentando molti docenti. Non si comprende nemmeno come funzioneranno utilizzazioni e assegnazioni provvisorie.
Per porre alcuni correttivi alla prossima mobilità ci sono due strumenti che camminano parallelamente. Si tratta della contrattazione integrativa sulla mobilità 2016/2017 e la prossima legge di stabilità 2016. Qualche parlamentare ha già parlato di possibili correttivi sulla mobilità dei prof con la legge di stabilità, speriamo solo che questa volta il governo si confronti con i sindacati per trovare qualche giusta soluzione.

Lucio Ficara

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