Attualità

Corruzione ed evasione fiscale da record, il monito di Mattarella agli italiani: cittadini onesti penalizzati, scuola e cultura possono fare tanto

Tra le piaghe italiane ci sono sicuramente la corruzione e l’evasione fiscale: lo ricorda il Capo dello Stato Sergio Mattarella nella Giornata internazionale contro la corruzione.

Le parole del Presidente

“È un’occasione importante – ha detto Sergio Mattarella – per rilanciare il valore del contrasto al crimine e dell’affermazione della legalità”.

Secondo il Presidente della Repubblica, “la scuola, la cultura, lo spirito civico possono fare molto. Legalità e onestà sono condizioni imprescindibili per una crescita giusta e sostenibile. Di contro, la corruzione, i flussi illeciti di denaro, l’evasione fiscale tolgono ingenti risorse alla società in tutte le sue articolazioni”.

La corruzione

Gli ultimi dati Anac ci dicono che a livello di corruzione “nell’ultimo anno l’Italia è migliorata ancora nella classifica di Transparency International, dopo il balzo di dieci posizioni dello scorso anno: secondo i dati dell’indice della percezione della corruzione 2022 diffusi il 31 gennaio 2023 siamo al 41° posto su una classifica di 180 paesi. L’anno precedente l’Italia occupava il 42° posto. L’indice di Percezione della Corruzione (CPI) di Transparency International misura la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica in numerosi Paesi di tutto il mondo”.

L’evasione fiscale

Dalla NADEF del 2022, è invece possibile analizzare le stime dei livelli di evasione fiscale relativi al 2019: l’evasione fiscale stimata è scesa a 99 miliardi di euro, per la prima volta sotto la soglia dei 100 miliardi ed in calo di 4 miliardi rispetto all’anno precedente. Si tratta di una cifra enorme: oltre l’11% del Prodotto interno lordo. Quello italiano è il record europeo: 3.156 euro non pagati per abitante, segue la Danimarca con 3.027 euro.

Il pagamento di tasse per dichiarazioni al di sotto delle reali ammonta a quasi 70 miliardi, poi vi sono oltre 100 miliardi di contributi non pagati e altrettanti di imposte locali non considerate.

Le stime ufficiali ci dicono anche che le regioni che evadono di più sono la Calabria con una media di 21,3 euro evasi ogni 100 euro di gettito, la Campania con 20 euro ogni 100 e la Puglia con 19,2 euro ogni 100.

Alessandro Giuliani

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