Cresce l’interesse per i corsi di abilitazione su disciplina e di specializzazione su sostegno rivolti ai precari storici con almeno tre annualità di supplenze o ai docenti già di ruolo: per i già assunti si tratterebbe di procedere ad una disposizione prevista anche dalla Legge 107(2015 del governo di Matteo Renzi e portata avanti, quasi due anni dopo, con il comma 3 dell’articolo 4 del decreto legislativo 59/2017.
Per i primi, le abilitazioni su materia, avevano presentato domanda in gran numero, in occasione delle procedure avviate nel 2020. Poi, però, quel modello abilitante non è andato avanti. Fino allo scorso 21 aprile, quando è stato pubblicato il bando, che però è rimasto lettera morta. E questo malgrado vi fossero diverse discipline vacanti, soprattutto alle superiori, senza più candidati abilitati. Ma anche diverse decine di migliaia di docenti di sostegno che non hanno mai svolto una formazione di didattica speciale.
C’è poi da dire che nel corso dell’ultimo periodo anche molti neo-laureati e tanti altri docenti già di ruolo hanno espresso l’interesse per acquisire il titolo. E chiedono, quindi, di aggiungersi alla già lunghissima lista di aspiranti.
A sbloccare la situazione sembrava dovesse subentrare un emendamento (che aveva il beneplacito di diversi partiti politici) al decreto Sostegni bis estivo, il quale prevedeva che l’accesso ai percorsi abilitanti dovesse vedere la luce entro il prossimo 15 dicembre, così da renderlo spendibile utilizzare per la mobilità e le immissioni in ruolo della prossima estate. Quell’emendamento, però, non ha visto mai la luce.
Il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente commissione Cultura, non si rassegna: “stiamo sottoponendo ai ministri dell’Istruzione e dell’Università una proposta normativa per il superamento della mancanza di percorsi formativi abilitanti all’insegnamento (PAS) e della scarsità di corsi per la specializzazione sul sostegno ad alunni con disabilità, questioni per noi prioritarie”, ha detto il leghista.
“Da otto anni – ha aggiunto Pittoni – centinaia di migliaia di docenti precari confinati nelle graduatorie per le supplenze in seguito a inadempienze dello Stato, reclamano l’attivazione di percorsi formativi abilitanti (collaudati con successo nel 2013) strutturali per chi ha tre anni di servizio, come previsto dalla normativa europea. Inoltre decine di migliaia di studenti con disabilità non possono ancora contare su insegnanti specializzati”.
L’obiettivo del responsabile Istruzione della Lega è fare in modo che “ai docenti con tre anni di esperienza nel sostegno a tali ragazzi, sia consentito l’accesso diretto ai corsi di specializzazione” e di abilitazione.
Ricordiamo che in Italia la formazione per l’insegnamento viene erogata dalle università pubbliche mediante corsi preordinati all’acquisizione dei CFU (crediti formativi universitari) nei seguenti settori scientifico-disciplinari: didattica generale e speciale, pedagogia generale e speciale rivolta ai bisogni educativi speciali, pedagogia sperimentale, didattica disciplinare, laboratori pedagogico-didattici, tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la didattica.
L’accesso ai corsi, infine, è di tipo selettivo: nel triennio 2013/2016 un candidato su quattro non fu ammesso all’esame finale per non aver superato singoli esami del piano di studi.
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