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Corsi di formazione in Vaticano per falegnami, scalpellini, marmisti e decoratori: mestieri richiesti nelle città d’arte

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Le nuove tecnologie hanno fatto sparire sempre più mestieri. Non tutti: certe professionalità non solo non muoiono mai, ma periodicamente tornano ad essere valorizzati. Parliamo dei falegnami, scalpellini, marmisti, muratori stuccatori e decoratori: tutte arti che nelle città storiche italiane, ricche di arte e reperti antichi, hanno un’alta spendibilità. Anche in Vaticano, dove la Basilica di San Pietro ed innumerevoli opere e strutture artistiche necessitano di essere permanentemente restaurate: per questo motivo, con l’obiettivo di formare degli artisti utili a questo scopo, tra un paio di giorni si inaugurerà la “Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro”.

La presentazione dei corsi

L’iniziativa – promossa dalla Fabbrica di San Pietro in collaborazione con la Fondazione Fratelli tutti – si svolgerà lunedì 16 gennaio, alle ore 17.00, nella Sala Capitolare della Basilica Vaticana

All’incontro inaugurale, introdotto dal cardinal Mauro Gambetti, presidente della Fabbrica di San Pietro e della Fondazione Fratelli tutti, prenderanno parte gli allievi già selezionati per ciascuno dei tre corsi di indirizzo previsti per il primo anno didattico: i corsi sono finalizzati a formare falegnami, scalpellini e marmisti, muratori stuccatori e decoratori.

Gli insegnanti, fanno sapere dalla Città del Vaticano, saranno composti “da personale dell’Ufficio Tecnico della Fabbrica di San Pietro, da docenti di Università italiane e straniere e artigiani di comprovata esperienza”.

La classe e gli studenti

La classe di allievi apprendisti sarà formata da 20 giovani – 12 ragazzi e 8 ragazze – provenienti da Italia, Perù, Germania e Bielorussia.

L’attività didattica prevede cicli di lezioni frontali, seminari, visite guidate e sopralluoghi di studio in diverse località italiane.

Le lezioni teoriche si terranno nelle aule appositamente allestite nei locali del Palazzo della Canonica, mentre le attività di laboratorio saranno svolte nelle officine della Fabbrica di San Pietro, dove gli aspiranti artigiani avranno la possibilità di esercitarsi e operare a stretto contatto con le maestranze sanpietrine.

I corsi dureranno sei mesi con frequenza in presenza e obbligatoria. Per l’intera durata della Scuola, gli alunni saranno ospitati presso la residenza “Villa Aurelia” dei Padri Dehoniani, situata nelle vicinanze della Basilica, dove giungeranno proprio la mattina del 16 gennaio

Una tradizione antica

L’offerta formativa dei corsi sarà illustrata da padre Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione Fratelli tutti e direttore della Scuola, e da Assunta Di Sante, responsabile scientifico. “I percorsi formativi – hanno spiegato – avranno come obiettivi la crescita professionale e umana dei giovani artigiani e lo sviluppo delle abilità manuali, con l’apprendimento storico-artistico, la conoscenza dei materiali impiegati e l’acquisizione di competenze tecniche e tecnologiche“.

L’iniziativa – dicono gli organizzatori – si inserisce nel solco di una tradizione antica, risalente alla fine del XVIII secolo, quando la Fabbrica di San Pietro istituì lo Studio Pontificio delle Arti, destinato ai giovani aspiranti “muratori, pontaroli, falegnami, scalpellini e tutti gli artieri di arti meccaniche”, che fece dell’istituzione un centro formativo di eccellenza.